Al margine settentrionale della conca di Bressanone la valle Isarco si restringe nuovamente e lascia libero solo uno stretto passaggio per la strada e il fiume. Proprio questo luogo fu scelto nel 1830 dagli strateghi militari asburgici per costruirvi una fortezza a sbarramento della valle, così da contrastare i francesi che pochi anni prima l'avevano attraversata senza problemi con le armate napoleoniche per invadere l'Austria. La fortezza, considerata inespugnabile, è una delle opere militari più importanti dell'arco alpino. Dedicata a Francesco, Franz I, l'allora Imperatore d'Austria, diede nome al paesino di Fortezza nato ai suoi piedi. Il forte non fu mai messo alla prova e i cannoni non furono mai installati. Servì come caserma militare e alla fine della seconda guerra mondiale come deposito di transito del tesoro aureo della Banca d'Italia.
L'enorme struttura è visitabile, può essere meta di escursioni e viene utilizzata per mostre ed eventi.