La chiesa – in alto, e in diagonale rispetto all’asse di piazza Garibaldi – fu costruita in forme pisane, molto probabilmente fra dodicesimo e tredicesimo secolo, nel luogo di una chiesa preesistente. È dedicata a san Cerbone: cinque episodi della sua vita sono rappresentati sull’architrave del portale.<br>La facciata, in stile romanico, è sormontata da pinnacoli di impronta gotica aggiunti successivamente. Il campanile, originale fino alle prime bifore, è stato parzialmente rifatto all’inizio del ’900.<br>L’interno è a tre navate, con copertura a vela su alte colonne. All’inizio della navata destra si trova il magnifico fonte battesimale – un unico masso di travertino – con rilievi di Giroldo da Como (1267); sopra la vasca, un tabernacolo marmoreo del 1447.<br>Altre opere di rilievo sono una Natività di Maria di Rutilio Manetti (primi del ’600) anch’essa nella navata destra, l’arca marmorea di S. Cerbone – un capolavoro della scultura senese, firmato da Goro di Gregorio e datato 1324 – nel coro dietro l’altare maggiore, e, nella cappella della Madonna a sinistra della maggiore, una pala con la Madonna delle Grazie dei primi del ’300, attribuibile a Duccio di Buoninsegna.