Da sempre sede del governo cittadino, il palazzo fu iniziato nel 1295, ampliato nel 1334 e nel 1345, e ancora rimaneggiato nel ’600 con l’aggiunta del cavalcavia di Pantaleone Quadri, che lo collega al Duomo.<br>Sopra il finestrone centrale spicca dal 1513 lo stemma dei Medici, con le chiavi pontificie in onore di Leone X. Altri stemmi dei Medici si trovano dal 1529 agli spigoli, questa volta in onore di un altro papa della famiglia: Clemente VII. A sinistra del finestrone, la testa in marmo nero è forse un ritratto di Musetto re di Maiorca, sconfitto alle Baleari fra 1113 e 1114 da Grandonio de’ Ghislieri, capo della flotta pisana.<br>Nel cortile si può invece ammirare una scultura di Marino Marini (Il Miracolo).<br>Oltre agli uffici comunali, il palazzo ospita il Centro di Documentazione Giovanni Michelucci, con disegni e plastici del grande architetto e urbanista pistoiese (1891-1990), e il Museo civico. Quest’ultimo espone opere dal ’200 all’800 provenienti da conventi soppressi, e opere moderne da lasciti come il fondo Gelli e la collezione Niccolò Puccini, illustre mecenate pistoiese. Sono da notare tavole cinquecentesche di Lorenzo di Credi, Ridolfo del Ghirlandaio e Gerino Gerini, e dipinti secenteschi di Gregorio Pagani, dell’Empoli e del Cigoli.