Il parco comprende l’area di scavi dell’antica Urbs Salvia, antica e potente città del Piceno sorta intorno al sec. I a.C., poi colonia e municipio romano che diede molti illustri personaggi della Gens Salvia, da cui prese il nome. Nel 409-10, presa d'assalto dalle orde di Alarico, fu vinta e distrutta. Di essa, che aveva pianta quadrilatera, oggi rimangono visibili, oltre all'anfiteatro, ampi resti delle mura, il teatro e una grande cisterna d'acqua alla sommità della collina, presso il moderno abitato. Durante gli scavi si sono rinvenuti frammenti di fasti trionfali degli anni 176-175 e 159-158 a.C. Ben conservato è l’Anfiteatro di Urbs Salvia, eretto nella seconda metà del sec. II d.C. fuori del tracciato delle mura ora utilizzato per spettacoli teatrali. Scendendo per un viottolo sterrato si raggiunge il tempio della Salus Augusta, esastilo, con due colonne sul lato breve del pronao, di età augustea. L'edificio si erge sopra un podio monumentale circondato su tre lati da un criptoportico del quale si possono ammirare i pregevoli affreschi recentemente restaurati, con iconografie legate alla propaganda augustea e deliziosi riquadri con scene di animali intervallate da maschere lunari. Gli avanzi di mura urbiche laterizie, con torri e avancorpi poligonali, sono della seconda metà del I sec. d.C.; sotto il ciglio della collina, il *Teatro del I sec. d.C. è considerato il più cospicuo monumento archeologico delle Marche