Si affaccia sulla città da una balconata rocciosa a 608 metri di altezza questo complesso monumentale, il più antico dei Sacri Monti italiani, fondato nel 1491 dal frate francescano Bernardino Caimi. Tornava da un viaggio in Palestina e il suo desiderio era quello di ricreare a Varallo i luoghi della Terra Santa, scenario della Passione di Cristo. I 20 minuti di cammino che salgono al Sacro Monte vogliono simbolicamente rappresentare il Calvario di Gesù, anche se bisogna fare un grande lavoro di introspezione e di concentrazione, perché la bellezza del sentiero, immerso nella natura, è tutt'altro che una penitenza. Incorniciato da una vegetazione lussureggiante, divenuta Riserva naturale speciale su iniziativa della Regione Piemonte, il complesso, chiamato la Nuova Gerusalemme, comprende la basilica dell'Assunta e 44 cappelle. Nella zona più impervia del parco si incontrano le cappelle dalla N. 1 alla 19. La seconda parte del sogno del frate francescano è invece stata realizzata sulla sommità del monte, vi si accede dalla Porta Aura ed è organizzata come una vera e propria città: palazzi, portici, piazze del tempio e del tribunale, cappelle che raccontano gli episodi della vita di Cristo svolti entro le mura di Gerusalemme. Affreschi, gruppi scultorei, statue lignee e in terracotta sono tutte opere con una grande forza espressiva. Per realizzare questo maestoso complesso, cittadella spirituale e artistica (sembra quasi di trovarsi in un museo all'aperto) lavorarono numerosi artisti e architetti, che si diedero il cambio per ben tre secoli (fino al 1529 fu protagonista Gaudenzio Ferrari, architetto, pittore e scultore molto attivo in Piemonte).