L’ambiente è quello incantevole di Palazzo Pfanner e nella limonaia ha sede il ristorante di uno dei cuochi più istrionici ed estrosi della ristorazione italiana, Cristiano Tomei. Lo chef è un turbinio di idee e sperimenta costantemente nuove modalità di espressione delle materie prime, proponendo una cucina istintiva e sorprendente, basata sulla stagionalità e sul suo estro vulcanico. Non esiste una carta dove scegliere le pietanze ma ci sono tre proposte di degustazione con diversi numeri di assaggi in continua evoluzione, che non si ripetono mai nella stessa precisa esecuzione e nella stessa scelta di ingredienti. Solo alcuni piatti mantengono la loro originale concezione come i ravioli all’olio e la bistecca primitiva, una tartare di carne con bucce di patata servita su una corteccia di pino. O gli spaghetti in bianco serviti con polpettine di macinato crudo, mantecati in un brodo di cottura di altra pasta. L’accoglienza e la scelta dei vini è affidata a Laura Verpecinskaite, moglie di Cristiano