Quando uno va fino in Australia vuole provare a vedere tutto, perché il pensiero comune è: quando mi ricapita? Ma vedere tutto non si può, o meglio si potrebbe, ma perché invece non concentrarsi su un unico stato, per esempio il Western Australia. Che è anche il più vicino da raggiungere, visto che per Perth ci sono voli diretti dall’Italia. Una volta giunti lì ci si può dedicare alla scoperta dei cinque parchi nazionali dello stato: dalle millenarie rocce di arenaria dell’estremo nord, alle bianchissime spiagge della costa meridionale, passando attraverso la fauna endemica della regione costiera a ovest ed una distesa desertica.
Per esempio c’è il Karijini National Park, nella regione settentrionale di Pilbara tra rocce, sentieri e gole, con piscine naturali e una terra rossa rossa. Oppure il Kalbarri National Park, nella regione della Coral Coast, sul tratto inferiore del fiume Murchison, che ha scavato nel corso di quasi 400 milioni di anni una gola di 80 chilometri con pareti bianche e rosse di arenaria. Un panorama che si può godere dalle due piattaforme gemelle del Kalbarri Skywalk, che sporgono direttamente sulla gola del parco a circa 100 metri di altezza. Due ore di auto a nord di Perth si trova il Nambung National Park, ovvero il deserto dei Pinnacoli, enormi pilastri calcarei, creati dall’azione di acqua e vento nel corso di milioni di anni che sembrano usciti da un libro di Buzzati. Grotte, profondi canyon e 60 chilometri di spiagge sono il cuore del Cape Range National Park, il posto ideale per vedere la fauna australiana: emù, lucertole, wallaby, canguri, dingo e diverse specie di uccelli. Ultimo, si fa per dire, il Cape Le Grand National Park: acque limpide e spiagge bianche sulle quali non è raro vedere canguri che si beano di tanto bellezza.