Con l’arrivo della stagione fredda aumentano le occasioni per un viaggio goloso, all’insegna dei prodotti del territorio: tipici di questa stagione sono infatti funghi, castagne, porcini e naturalmente il vino. C’è però un altro prodotto della terra che come il vino e l’olio unisce in un circuito ideale città e paesi produttori, è amatissimo, sano e disponibile tutto l’anno: il miele.
Gli italiani conoscono ancora poco l’apiturismo, ma mostrano una propensione positiva verso questa tipologia di vacanza, strettamente connessa a un contatto diretto con la natura; nel loro essere i pionieri di questo tema, alle Città del Miele va l'onore e l'onere di proporre le linee guida per lo sviluppo dell’apiturismo in Italia.    
 “La proposta di apiturismo per le nostre Città associate è quella di proporre una forma di vacanza in luoghi che meritano di essere scoperti o riscoperti, guardandoli con la cultura che il miele porta con sé: dolcezza, naturalità, familiarità, quotidianità, genuinità, rispetto per l’ambiente, socialità, condivisione di un patrimonio storico, culturale e di tradizioni tramandate”, ha spiegato Serenella Mortani, coordinatore nazionale Le Città del Miele.
Una ricerca realizzata nell’estate 2022 evidenzia come tra i souvenir di viaggio il miele abbia un posto di primo piano: il 13 per cento lo acquista a ogni viaggio, mentre il 78 per cento lo ha comprato almeno una volta. F
ra le mete più conosciute Montalcino (Si) e Foligno (Pg), che fanno parte del network Le Città del Miele 42 fra località e territori in tutta Italia, da Chatillon in Valle d’Aosta a Melendugno in Salento, località che organizzano 21 eventi annuali dedicati al miele in 17 città di 12 regioni italiane, comprese Sardegna e Sicilia, cui partecipano 400mila persone. Non mancano i musei dedicati, ben nove, e due Strade del Miele, quella tra Liguria e Lunigiana e quella del Roero, in Piemonte. 
Per saperne di più, cittadelmiele.it