Da sette anni l’Associazione dei musei d’arte contemporanea italiani (Amaci) organizza un evento dedicato all’arte del nostro tempo coinvolgendo gallerie e musei in un’apertura straordinaria e gratuita che, nel corso degli anni, ha visto crescere in maniera esponenziale sia le strutture coinvolte sia i visitatori (150mila lo scorso anno). Un’occasione straordinaria per scoprire la vivacità creativa in Italia dalla Valle d’Aosta alla Sicilia. Dalle piccole gallerie che propongono esposizioni dedicate a giovani artisti emergenti alle associazioni culturali, dai luoghi d’arte pubblici alle grandi istituzioni museali come il Maxxi di Roma e il Mart di Rovereto che trasforma la giornata in una tre giorni con concerti, spettacoli, laboratori didattici e workshop con gli artisti dal venerdì 7 a domenica 9.

A curare l’immagine della Giornata si sono avvicendati, nel corso degli anni, artisti come Michelangelo Pistoletto, Maurizio Cattelan, Paola Pivi, Luigi Ontani e Stefano Arienti. Per quest’anno è la volta di Giulio Paolini che propone una riflessione sull’opera d’arte e il suo senso attraverso un gioco di specchi che, con un movimento concentrico, trascina lo sguardo dello spettatore, definito da Paolini “mobile e precario”, nello sguardo “fisso e immobile” del quadro. L’opera d’arte esiste solo nella visione di chi la guarda.

Tra le tante proposte segnaliamo il Festival arti performative Performazioni al Maga di Gallarate (Va), l’inaugurazione della mostra sull’arte povera al Castello di Rivoli (To), l’interessante percorso della mostra Declining Democracy a Palazzo Strozzi di Firenze e la retrospettiva dedicata all’artista statunitense Giorgia O’Keeffe al museo Fondazione Roma della capitale. L’arte contemporanea finalmente aperta a tutti.