Itinerari ciclabili, intermodalità, incremento del trasporto pubblico, sicurezza. Sono gli obiettivi che animano la grande mobilitazione del prossimo 28 aprile, a Roma. Si chiama Bicifestazione l’evento promosso dalla rete #salvaiciclisti per chiedere un cambio di passo sulla sostenibilità dei nostri spostamenti dentro e fuori dai centri urbani.
ITALIA, UN PAESE DA SOSTENERE
L’Italia è in ritardo rispetto agli altri Paesi europei. Soprattutto i nostri comportamenti non sono ancora sostenibili: spendiamo di più per muoverci, l’aria è più inquinata, gli spostamenti sono difficili e il turismo evolve sotto il suo potenziale, impattando ancora troppo su clima e territorio.
Il Touring Club Italiano aderisce con entusiasmo alla Bicifestazione, unendo le sue forze a Legambiente, WWF Italia e Greenpeace. "Fondato nel 1894 come Touring Club Ciclistico Italiano, il Tci da sempre sostiene e diffonde la cultura delle bicicletta, come mezzo per conoscere il Paese attraverso una forma di turismo sostenibile. Se creiamo infrastrutture ciclabili per il turismo, come dimostrano innumerevoli casi stranieri avremo anche ricadute sulla mobilità che questi percorsi attraversano" sostiene Franco Iseppi, presidente del Tci.
"Ma per far fiorire questo tipo di turismo serve innanzitutto un ripensamento generale della mobilità in Italia. Ripensamento che è e deve essere soprattutto culturale: bisogna mettere al centro le persone, le città vanno restituite prima di tutto ai cittadini. Gli spostamenti sostenibili in bicicletta ma anche a piedi e con i mezzi pubblici, migliorano la qualità dell'aria e della vita delle nostre città – sottolinea Iseppi - e devono diventare la priorità nelle politiche delle amministrazioni a tutti i livelli, che si devono occupare della sicurezza degli utenti deboli della strada, sia con lincremento delle infrastrutture ciclabili per ora deficitarie, che facendo rispettare a tutti, automobilisti e motociclisti, ciclisti e pedoni, le regole che già esistono".
E le argomentazioni di Iseppi trovano sostegno nelle dichiarazioni degli altri promotori dell’evento di Roma. Paolo Bellino, portavoce della rete #salvaiciclisti, mette a fuoco il problema di unItalia “ferma alla motorizzazione di massa risalente agli anni '60 del secolo scorso”. “La mobilità debba diventare compatibile con la nostra salute, la nostra sicurezza, il nostro bisogno di socialità, con l'ambiente e il clima” afferma Andrea Boraschi, responsabile della campagna Trasporti di Greenpeace Italia. E anche il Wwf fa fronte affermando con decisione che “non esistono città adatte o non adatte alla mobilità ciclabile. La possibilità di poter cambiare, anche nel nostro paese, riguarda piuttosto una scelta più netta, quella tra bene e male”.
“Ciclisti, pedoni e trasporto pubblico crescono dove si rovesciano le gerarchie, dove si redistribuisce lo spazio urbano a favore dell’utenza non motorizzata, dove andare in auto diventa lopzione meno concorrenziale, dove c’è garanzia di sicurezza per chi pedala e cammina”. Una sfida che lancia Alberto Fiorillo, responsabile aree urbane e mobilità Legambiente, e che si può raccogliere e fare propria per il bene comune.
INFORMAZIONI UTILI
Roma, 28 aprile 2018, ore 16, via dei Fori Imperiali.