Da diversi anni, Touring Club Italiano mette a disposizione delle aziende la propria esperienza per concretizzare partnership efficaci che abbiano impatti positivi sui territori e le comunità, anche grazie a iniziative di volontariato di impresa e team building. I dipendenti di diverse aziende, affiancati dai volontari del Touring Club Italiano, hanno accolto cittadini e turisti nei luoghi Aperti per Voi; per far fronte alla pandemia, è stato ideato anche un volontariato di impresa “social". 
 
A partecipare a quest'ultima formula, nell'autunno 2023, alcuni dipendenti del Gruppo Credem: dopo un incontro formativo su come raccontare il viaggio attraverso testi e fotografie, a loro è stato chiesto di realizzare un elaborato sul tema "Passione Italia", un invito a scoprire e riscoprire il territorio del nostro Paese. Come molti ricorderanno, "Passione Italia" è la campagna lanciata a marzo 2020 con la quale il Touring ha voluto contrapporre alla mappa del contagio la mappa della bellezza italiana; un invito per tutti a “viaggiare da casa”, per scoprire e riscoprire ciò che il Paese ha da offrire. In questo contesto abbiamo chiesto anche ai dipendenti di Credem di raccontarci la loro personale "Passione Italia": un luogo, un'esperienza, un momento da ricordare e da suggerire anche ai lettori

Ecco il contributo di Natascia Barison; potete trovare gli altri a questo link.

PANTELLERIA, LA LIBERTÀ DI VIAGGIARE

di Natascia Barison 

La “Passione Italia” che voglio raccontare narra di un estremo lembo del nostro Paese. È la più grande delle isole siciliane e la più vicina all’Africa, ha un fascino magico e inquietante con la sua natura aspra. È conosciuta come Pantelleria e soprannominata la Perla Nera.

Un’isola, grande poco meno dell’Elba, che nasce da una serie di vulcani antichissimi e che oltre al mare offre camminate, escursioni, bagni caldi, un'ottima cucina. L'ho visitata qualche anno fa: una vacanza che rimarrà indelebile nei miei ricordi in quanto rappresenta la libertà di tornare a viaggiare dopo la pandemia. 

Il mio racconto parte da un’immagine particolare: una piccola calamita, che vedete in alto a sinistra nella foto sotto, che mi riporta immediatamente sull’isola magica!
 Il paesaggio a Pantelleria è punteggiato da piccoli nuclei abitativi composti da “dammusi”, le caratteristiche case in pietra tufacea d’origine araba, completamente autonome per l’acqua, fresche d’estate e tiepide d’inverno. Alloggiare in questo tipo di casa mi ha permesso di immergermi completamente nella natura e nei suoi profumi.

Il mare è bellissimo. Non ci sono spiagge e il modo migliore per apprezzare i fondali è quello di organizzare una gita in barca, anche se a causa del vento non è sempre possibile. Io ho avuto la fortuna di avere come skipper Vito, un isolano che ha arricchito con racconti tutto il nostro tour. Uno dei punti imprescindibili dell'isola è l'Arco dell'Elefante... davvero enorme.

Il lago di Venere, detto anche Specchio di Venere, è un lago situato nella parte settentrionale dell’isola, all’interno del Parco nazionale. Si tratta del cratere spento di un antico vulcano. Il fondale è ricoperto di fango termale dalle eccezionali proprietà benefiche per la pelle. Per godere appieno bisogna rimanere immersi nelle acque calde per qualche minuto, poi raccogliere dall’acqua il fango e spalmarlo sulla pelle e farlo asciugare completamente. Il colore del fango a seconda di dove si raccoglie ha colori differenti da grigio chiaro fino a nero. L'isola offre anche piccole montagne su cui camminare; lungo i percorsi, è possibile trovare dei punti in cui fare la sauna. 

Cala Gadir è una delle più caratteristiche dell’isola. Si trova nel tratto della costa nord orientale dell'isola. Il suo nome, di origine araba, vuol dire “conca d’acqua”. Qui è possibile immergersi in vasche scavate nella roccia dove la temperatura raggiunge i 55°. Oltre ad essere note le proprietà terapeutiche dell’acqua, che ​pare fossero state scoperte già dai punici, di notevole interesse è anche un’alga che nasce spontaneamente sulle pareti delle vasche, indicata per la cura delle vie respiratorie. Ricordo ancora in uno dei miei bagni serali nelle pozze riscaldate di aver ammirato oltre al cielo stellato anche i fuochi d’artificio! 

Tanti trovano Pantelleria un’isola difficile perché rocciosa, brulla, scontrosa, rude. Senza comodità né spiagge sabbiose, con strade molto strette di continui sali e scendi... non è per tutti. Ad avere un ruolo centrale, secondo me, non è tanto il mare, ma la luce, il terreno di roccia vulcanica, nero e accidentato, le persone che la abitano. Io me ne sono innamorata all’istante per la pace che regna: impossibile trovare caos. Per chi cerca una fuga dalle grandi città, Pantelleria offre un'esperienza quasi selvaggia, senza confusione, con panorami unici: da provare, almeno una volta nella vita.