Da diversi anni, Touring Club Italiano mette a disposizione delle aziende la propria esperienza per concretizzare partnership efficaci che abbiano impatti positivi sui territori e le comunità, anche grazie a iniziative di volontariato di impresa e team building. I dipendenti di diverse aziende, affiancati dai volontari del Touring Club Italiano, hanno accolto cittadini e turisti nei luoghi Aperti per Voi; per far fronte alla pandemia, è stato ideato anche un volontariato di impresa “social". 

A partecipare a quest'ultima formula, nell'autunno 2023, alcuni dipendenti del Gruppo Credem: dopo un incontro formativo su come raccontare il viaggio attraverso testi e fotografie, a loro è stato chiesto di realizzare un elaborato sul tema "Passione Italia", un invito a scoprire e riscoprire il territorio del nostro Paese. Come molti ricorderanno, "Passione Italia" è la campagna lanciata a marzo 2020 con la quale il Touring ha voluto contrapporre alla mappa del contagio la mappa della bellezza italiana; un invito per tutti a “viaggiare da casa”, per scoprire e riscoprire ciò che il Paese ha da offrire. In questo contesto abbiamo chiesto anche ai dipendenti di Credem di raccontarci la loro personale "Passione Italia": un luogo, un'esperienza, un momento da ricordare e da suggerire anche ai lettori. 

Ecco il contributo di Barbara Miele; potete trovare gli altri a questo link.

PALMARIA, L'ISOLA DEI SOGNI
Di fronte a Portovenere, in provincia di La Spezia, c'è un'isola chiamata Palmaria. È piccola, molto piccola: il suo perimetro è di circa 6,5 km, i suoi abitanti soltanto 57. Non è particolarmente famosa, per lo meno non quanto la prospiciente cittadina, da cui è separata da un passaggio chiamato le “Bocche”. Al largo, due scogli ancor più piccoli: il Tino e il Tinetto.  La Palmaria è l’isola del mio cuore e dei miei sogni. Non c'è luogo in cui ho abitato nel quale io non abbia sognato la Palmaria. Mi basta chiudere gli occhi per immaginarmi di essere lì, sentire il rumore del mare e la brezza dolce che mi culla. Ecco perché hoscelto di parlarne per questa iniziativa.

Palmaria - foto di Barbara Miele

Innanzitutto vi vorrei parlare del clima, che è particolarmente mite. Pare quasi che a Palmaria ci sia sempre il sole, anche quando altrove è meno bello. D'estate il caldo è smorzato dall'effetto della brezza del mare e dal vento e d'inverno sono rarissimi gli episodi di freddo e gelo.
 La vegetazione è tipicamente mediterranea: lecci, ulivi e viti. La fauna è varia, sia quella autoctona sia quella portata dall'uomo: sono presenti cinghiali nei boschi e pipistrelli nelle grotte, ma anche colonie di conigli e di capre, a ricordo di un passato in cui l’isola era più abitata di oggi. Proprio le capre della Palmaria, particolarmente amate dai Palmarioti e dagli spezzini tutti, sono state oggetto di particolare attenzione: in passato era stato programmato un piano di abbattimento, ma grazie a una vera e propria sollevazione popolare e all'intervento dei media il pericolo fu scongiurato.

Palmaria - foto di Barbara Miele

La Palmaria diede i natali a San Venereo che vi abitò e fondò il Monastero di San Giovanni, del quale purtroppo non vi è più alcuna traccia: tutti gli edifici dell'isola nel 1282 furono distrutti da un attacco pisano. Sono invece visitabili il vecchio carcere militare trasformato in Museo del mare e il Forte militare in cima all’isola, da cui era stato ricavato un ostello (purtroppo attualmente non ricettivo). Le caprette spesso venivano a fare compagnia ai turisti durante i pasti. Un cenno particolare merita lo stabilimento elioterapico della Marina Militare italiana, fruito da personale militare e posto nella zona più soleggiata dell'isola, nella parte antistante Portovenere; nella parte retrostante vi è un insediamento dell'Aeronautica Militare.

Palmaria - foto di Barbara Miele

Per anni l'isola ha ospitato in gita scolaresche, gruppi, scout, squadre di calcio in ritiro e semplici turisti. Attualmente i ristoranti principali sono la Locanda Lorena e i “Gabbiani” dell'omonimo stabilimento balneare posto in località Carlo Alberto. È un privilegio poter cenare e trascorrere la notte sull'isola: il tardo pomeriggio offre tramonti splendidi e la sera la meravigliosa vista di Portovenere illuminata. I collegamenti marittimi avvengono tramite barche private e di servizio pubblico da Portovenere, Lerici e La Spezia. 

Palmaria - foto di Barbara Miele

L'intera isola è percorribile a piedi grazie a numerosi percorsi di trekking, con possibilità di arrivare sino alla parte posteriore del Pozzale. È sempre un piacere camminarvi: rimane un territorio quasi inesplorato, da scoprire e al tempo stesso da preservare da danni paesaggistici ed ecologici. E non stupisce che fin dal 1997, la Palmaria insieme al Tino, Tinetto, Portovenere e alle Cinque Terre sia stata inserita tra i Patrimoni dell'umanità dell'Unesco. Un altro motivo perché la Palmaria sarà sempre la mia isola del cuore.