Sarà inaugurato sabato 18 settembre a Sagrado (Go), il Parco Giuseppe Ungaretti-Il porto sepolto, il primo parco tematico in Italia dedicato al grande poeta che proprio in questi luoghi del Carso combatté e scrisse i suoi primi versi. L’iniziativa intende onorare uno dei più grandi poeti del Novecento e valorizzare storia, cultura e paesaggio del comprensorio carsico entro il quale si colloca villa Della Torre Valsassina Hohenloe, cuore del parco. Di edificazione incerta (comunque tra il XIII e il XV secolo), la villa assunse le attuali forme neopalladiane nel 1770 per volere del conte Raimondo IX. Durante la I Guerra mondiale fu punto di smistamento e ricovero truppe, e ancora oggi sulle pareti del salone a piano terra sono visibili i graffiti dei militari.

I versi composti da Ungaretti nelle trincee del Carso, originariamente scritti su foglietti, cartoline, margini di vecchi giornali e di lettere ricevute, ora si possono riscoprire grazie alle incisioni su stele di pietra carsica collocate nel parco, a realizzare un itinerario discreto ed essenziale che si snoda lungo il giardino della villa, gli ulivi e le rovine del presidio militare, fino a giungere all’alto della torretta al centro del parco. Da qui lo sguardo può spaziare all’orizzonte, abbracciando l’intero territorio delle prime battaglie della Grande Guerra. Un cammino di storia dunque, ma anche di arte, grazie alla statua in bronzo a grandezza naturale del poeta-soldato realizzata dallo scultore Paolo Annibali (nella foto), e dal ritratto del poeta, inciso su grande lastra in metallo da Franco Dugo.

Nell'agosto del 1916, sul Carso, in zona di combattimento, Ungaretti consegna al tenente Ettore Serra il suo "tascapane spirituale": contiene le sue prime poesie, scritte nei mesi della guerra su foglietti, cartoline, margini di vecchi giornali, spazi vuoti di lettere ricevute. affinché non vadano perdute nell'eventualità della sua morte.  Serra, poeta egli stesso, propone all'amico soldato di pubblicarli a proprie spese e nel dicembre del 1916 esce, in ottanta copie, la prima raccolta di Giuseppe Ungaretti: Il porto sepolto. Raccoglie le poesie scritte in un anno, come confesserà l'autore, "dal primo giorno in trincea, e quel giorno era il Natale del 1915".

Dal 2007 l'associazione Amici di  Castelnuovo si sta dedicando al recupero delle memorie storiche legate alla Grande guerra, con apertura al pubblico di trincee e camminamenti, la ristrutturazione dei graffiti lasciati dai soldati nella villa e la realizzazione di questo parco dedicato a Giuseppe Ungaretti.