Quando si annuncia l’apertura di un nuovo museo c’è da festeggiare, sempre. Ma a un anno dall’inizio della pandemia, la soddisfazione per una sede ridonata alla cultura è un incoraggiamento a pensare che abbiamo ancora bisogno di luoghi dove rendere fisica l’esperienza della conoscenza, che in questo caso dialoga con le origini profonde e ancestrali della nostra civiltà. 
 
A Roma nascerà il Museo nazionale di geopaleontologia “Quintino Sella”. O meglio ri-nascerà perché sarà ospitato dalla sede del Museo delle Civiltà, nel quartiere Eur, dopo la definitiva chiusura nel 2003 nella sede capitolina di Palazzo Canevari (in largo Santa Susanna) e dopo le battaglie dell'associazione Italia Nostra per trovare una nuova collocazione a una collezione dal valore inestimabile. 
 
Il Museo delle Civiltà, a Roma - foto Wikipedia Commons
 
Entro la fine del 2021 le sale del Muciv saranno infatti completamente riallestite per custodire ben 170.000 reperti, preziosa testimonianza del complesso delle attività svolte dal Regio Ufficio Geologico all’odierno Servizio Geologico d’Italia. Si tratta di un importante patrimonio scientifico, culturale e storico che potrà tornare finalmente visibile alla comunità scientifica, agli studenti, agli studiosi e ai cultori della materia. 
 
A dare il via al nuovo progetto sono state le firme del Direttore Generale Musei del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, Massimo Osanna, e del Direttore generale dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Alessandro Bratti, sulla convenzione per la valorizzazione museale delle Collezioni geologiche e storiche del Servizio Geologico d’Italia. 
Il nuovo museo entrerà a fare parte del sistema dei musei del MuCiv e sarà gestito d’intesa e in collaborazione con l’ISPRA. È infatti l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale a conservare e gestire il patrimonio geologico e storico del Servizio Geologico d'Italia, costituito da un ingente numero di esemplari. 
Si tratta di oltre 100.000 reperti di collezioni paleontologiche, provenienti principalmente da giacimenti in Italia, i più antichi risalenti a 570 milioni di anni fa; circa 55.000 campioni di collezioni lito-mineralogiche, fra i quali le Collezioni di marmi antichi e Collezioni Storiche di plastici geologici storici, busti ed effigi di importanti personaggi legati alla storia d’Italia tra cui Quintino Sella e Felice Giordano, una raccolta delle attrezzature e della strumentazione tecnico/scientifica utilizzata nel corso di 140 anni per il monitoraggio e l’analisi del territorio. 
 
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