Quest'articolo è frutto dalla convenzione stipulata dall’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (AIIG) e Touring Club Italiano. Sandra Leonardi è docente a contratto di Geografia e Turismo Sostenibile e valorizzazione del territorio presso la Facoltà di Lettere - La Sapienza Università di Roma, oltre a essere Consigliere Nazionale dell’AIIG.
Novità geografiche a Padova. Il 9 luglio, dopo circa sette anni di lavoro, nella celebre Università è nato il Museo di Geografia, undicesimo museo afferente al CAM (i musei dell'ateneo padovano). A dare il nulla osta il Senato Accademico dell'Università degli Studi di Padova che ha approvato, con il parere favorevole del Consiglio di Amministrazione, il riconoscimento quale Collezione di valore museale alla Collezione di Geografia del Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell'Antichità - Unipd (DiSSGeA).
 
Il Museo, ospitato nel prestigioso Palazzo Wollemborg in via del Santo 26, “è il primo museo di geografia in Italia e in Europa che vuole rilanciare il ruolo della disciplina spesso bistrattata e ritenuta obsoleta nella società e nella cultura contemporanea” ha dichiarato Mauro Varotto, responsabile scientifico del Museo. Ad affascinare il visitatore collezioni di globi, carte e plastici antichi, strumenti di misura, atlanti, carte murali, fotografie e documenti originali: tutti oggetti e materiali con cui il visitatore è chiamato a confrontarsi in modo diretto e pratico, grazie alla dimensione didattica e di "engagement". L'apertura al pubblico, in realtà, sarà a partire dal 3 dicembre di quest'anno, data dell'inaugurazione ufficiale presso l'Aula Magna del Bo; da quel giorno, il museo sarà visitabile ogni venerdì pomeriggio e sabato mattina.


Museo di Geografia di Padova - foto Archivio Museo di Geografia​

LA GEOGRAFIA A PADOVA
La geografia a Padova ha una grande tradizione universitaria. L’insegnamento della geografia tolemaica nell'Ateneo risale già al XVI secolo e nel 1746 per la prima volta una cattedra è consacrata alla Geografia e alle Scienze nautiche. Tuttavia, è a partire dal 1872 che l’Università di Padova diventa punto di riferimento a livello nazionale in questo ambito, quando cioè Giuseppe Dalla Vedova ottiene la cattedra di Geografia. Dal 1972 al 2012 l’Istituto di Geografia (dal 1984 Dipartimento) è stato intitolato a Giuseppe Morandini, per quello che rimase a lungo uno dei più importanti dipartimenti di Geografia in Italia. 

Il percorso museale è dedicato dunque proprio a tre illustri geografi patavini (oltre a Dalla Vedova e Morandini, Luigi De Marchi, che presiedette la prima Commissione internazionale sui cambiamenti climatici). La prima sezione, Esplora, è consacrata alle esplorazioni geografiche, con una contaminazione tra reperti antichi e moderni strumenti tecnologici; la seconda, Misura, al tema del clima (un grande globo digitale è posto al centro della sala accompagnato, ai quattro angoli, da corner espositivi dedicati ai quattro elementi); la terza, Racconta, ai tre concetti chiave della geografia contemporanea - luogo, territorio, paesaggio - in un percorso multisensoriale immersivo attraverso luci, immagini, filmati, suoni e profumi.

Oltre le tre sale (nella foto sotto, alcuni rendering), ad accogliere i visitatori anche la Sala della Musica, recentemente restaurata, che ospita tre grandi riproduzioni di mappe storiche e una serie di antichi globi, e la Biblioteca, dove è ospitato il nucleo principale della collezione di plastici storici. Visitabili al pubblico, quando non impegnate da lezioni, sono infine le tre aule didattiche (Africa, Alpi, Adriatico) che espongono al loro interno carte e immagini della ricerca geografica patavina.

IL RUOLO DELL'AIIG
Il Museo ha sottoscritto una convenzione con l’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (AIIG) che affianca le università, gli enti di ricerca e tutti quei soggetti che hanno a cuore la geografia, le sue applicazioni e gli aspetti della formazione. Nel caso specifico l’AIIG è parte attiva di tale processo poiché in collaborazione con la sezione regionale (AIIG Veneto) organizzerà eventi, laboratori didattici, incontri in modo da far toccare con mano il patrimonio geo-cartografico e far scoprire la geografia in maniera immersiva e interattiva.

“L’AIIG crede fortemente nella necessità di istituire musei di geografia per supportare la diffusione e l’educazione geografica” spiega Riccardo Morri, presidente AIIG che attraverso la sua sezione regionale supporta le attività didattiche del Museo. “Per questo si è subito messa a fianco del Museo di Geografia di Padova, per farne conoscere in tutta Italia le tante iniziative e dare modo di apprezzarne il valore aggiunto dei materiali esposti a un pubblico sempre più ampio”. 

Attraverso la patrimonializzazione, la musealizzazione e la valorizzazione del patrimonio geo-cartografico, molte realtà accademiche nazionali e internazionali stanno andando in questa direzione per "rimuovere la polvere" da giacimenti di grande valore storico documentale. Altra esperienza in itinere è quella del Dipartimento di Lettere e Culture moderne della Sapienza di Roma, che il 22 gennaio 2018 ha proposto all’Ateneo l’istituzione di un Museo di Geografia. Obiettivo, quello di valorizzare il suo patrimonio geo-cartografico, fondamentale per far apprezzare le potenzialità scientifiche e formative della disciplina che ha tra le sue finalità la cultura del territorio e l’educazione alla cittadinanza.

Teca della biblioteca di Geografia della Sapienza - Università di Roma. Foto di Claudio Cascioli e Andrea Vetrini​
 
INFORMAZIONI
Museo di Geografia dell'Università di Padovawww.musei.unipd.it/it/geografia.
L'apertura al pubblico a partire dal 3 dicembre sarà ogni venerdì pomeriggio e sabato mattina; possibilità di visite guidate su appuntamento per scolaresche e gruppi in altri momenti della settimana.