*Aggiornamento del 6 febbraio: la posizione del Touring

VTL. Potremmo battezzarla così la Venezia del prossimo futuro, ovvero una Venezia a Turismo Limitato. La giunta del Comune di Venezia ieri ha approvato il provvedimento che a partire dal primo maggio 2019 introduce delle tariffe di accesso alla città lagunare (la delibera dovrà essere discussa in Comissione e poi portata davanti al Consiglio). Se tutto verrà confermato, dal primo maggio a fine 2019 un ingresso in città e sulle isole della laguna costerà 3 euro. Dal primo gennaio 2020 un ingresso “ordinario” sarà invece di 6 euro, tariffa destinata a crescere fino a 8 e 10 euro per le giornate di maggiore afflusso turistico.

Esenzioni in vista per il turista che soggiorna in zona (per esempio a Mestre) e visita la città anche per un solo giorno. Turista che in ogni caso dovrà essere “introdotto” a una gita etica, seguendo principi e consigli che abbiamo approfondito nella nostra news dedicata. Per chi non paga si annunciano sanzioni severe: dai 100 per chi non versa il contributo ai 450 per chi emette dichiarazioni false per non pagarlo (che è reato penale).
Una vera e propria Congestion Charge alla veneziana quindi: la lotta dura sarà però non contro la CO2, ma verso il sovraffollamento che sta stremando il fragile equilibrio della città. «L’obiettivo è migliorare la qualità della vita dei cittadini - ha spiegato il sindaco Luigi Brugnaro al termine della giunta che ha approvato il provvedimento -. Non siamo interessati a fare cassa ma ad arrivare al 2022 con una gestione dei flussi turistici e con la prenotazione obbligatoria. Sarà un’applicazione light – spiega il sindaco a margine della Giunta - la città rimarrà aperta e vivibile, noi vogliamo difenderla e i fondi raccolti serviranno a calmierare i costi dei servizi per i veneziani”. Come a dire, la medicina sarà un po’ amara, ma farà bene a tutti soprattutto alle imprese e ai residenti veneziani che scontano i disagi più evidenti dal fenomeno dell’overtourism.
Venezia / foto Getty Images
Vediamole nel dettaglio, le voci che compongono il regolamento deliberato dalla Giunta comunale di Venezia.
1. Le zone ad accesso limitato 
Dalla città antica alle isole della laguna. La tassa di accesso riguarderà il Ponte della Libertà, tutti i sei sestieri del centro storico e le isole di Lido, Murano, Burano, Torcello, Mazzorbo e le restanti 35 della Laguna Veneziana.
2. Chi deve pagare
La tassa di accesso si applicherà in alternativa all’imposta di soggiorno. Pagherà ogni persona fisica e avrà valore fino alle 24 del giorno dell’accesso.
3. Quanto costerà
Dall’1 gennaio 2020 saranno 6 euro per tutti i giorni dell’anno, salvo tre tipologie di giornate: “bollino verde” (limitato afflusso) 3 euro;  “bollino rosso” (criticità di persone) 8 euro; “bollino nero” (eccezionale criticità di afflusso) 10 euro.
4. Chi non pagherà
Residenti nel Comune di Venezia, lavoratori (dipendenti o autonomi, anche pendolari), studenti (anche pendolari), soggetti e componenti dei nuclei familiari che hanno pagato l’IMU nel Comune di Venezia.
5. Chi sarà esentato
Chi soggiorna in strutture ricettive situate all’interno del territorio comunale; i residenti della Città metropolitana di Venezia; i residenti della Regione Veneto; chi possiede il Citypass “Venezia Unica” per la navigazione; i bambini sotto i 6 anni; i disabili e i loro accompagnatori; chi pratica terapie riabilitative o accede a strutture sanitarie; chi partecipa a competizioni sportive; gli amministratori e autorità pubbliche (ma solo per motivi istituzionali); i volontari impegnati in eventi o manifestazioni di Comune e Regione; i volontari per emergenze; le Forze dell’Ordine e Forze Armate, inclusi Vigili del Fuoco; chi ha un contratto d’affitto ad uso non turistico; il coniuge, convivente, parenti o affini fino al 3° grado di residenti; i parenti di detenuti; chi partecipa a funerali e chi è convocato per ragioni di giustizia.
6. Come si riscuote la tassa
Il vettore (dalle compagnie di crociera ai taxi al trasporto pubblico) dovrà riscuotere, unitamente al prezzo del biglietto o al corrispettivo, il contributo di accesso. Dovrà informare l’utente. Poi verserà la somma al Comune.
Via al test quindi. In attesa del contraddittorio e delle reazioni (polemiche?), che non tarderanno ad arrivare sul tavolo degli amministratori. Anche perché, come già il Touring aveva detto a inizio anno, siamo certi che la tassazione da sola non potrà risolvere i problemi causati dai flussi di visitatori nel centro storico. Altro bisognerebbe fare per invertire le criticità che da anni interessano il tessuto innanzitutto sociale di Venezia e che ovviamente si spiegano e si saldano tra di loro (spopolamento, conversione degli appartamenti in bed&breakfast, impoverimento del tessuto commerciale).