La Strada dei vigneti alpini - Pomaretto
Percorrendo questo itinerario vi accorgerete come l'uomo abbia sfruttato in modo “eroico” tutti i terreni che aveva a disposizione per la coltivazione della vite: ancora oggi, i viticoltori che fanno esistere la Strada dei vigneti alpini continuano a dissodare quelle terre, lavorate a mano, in quota, anche al di sopra dei 1.000 metri. E con loro le cantine, che nel tempo hanno evoluto le capacità enologiche.
La Strada si snoda sinuosa in Savoia, tra i dolci vigneti della Chataigne e di Montmelian; poi attraverso i ripidi terrazzi della Valle d’Aosta; e ancora in Piemonte, in mezzo agli eroici coltivi di Carema e Settimo Vittone, di Chiomonte e Pomaretto, tra rari vitigni autoctoni (Avanà, Becuet, Baratuciat..), vini preziosi e poco conosciuti (Doux d’Henry, vino del ghiaccio, Carema, Baratuciat, Ramié, Erbaluce Passito..) e le dolci colline tra Caluso e Piverone, incastonate nel grande Anfiteatro morenico di Ivrea.
Tra le particolarità di questa coltivazione "eroica", il fatto che i vignaioli non seguono sempre tecniche tradizionali ma sistemi a pergola (Caluso, Carema) o ad alberello (Pomaretto), a volte con strutture in tipica pietra locale (Tupiun e Pilun a Carema e a Settimo Vittone) che assorbono il calore di giorno per restituirlo nelle fredde notti montane. E i vini sono spesso prodotti in purezza da un solo vitigno (Nebbiolo, Avanà, Becuet, Baratuciat).
In particolare, la Strada dei vigneti alpini in Piemonte si dipana su tre dei quattro territori Doc della provincia di Torino:
- il territorio canavesano tra Carema, Caluso e Piverone (Doc Caluso con Erbaluce di Caluso, Caluso Spumante Metodo Classico e Caluso Passito, a bacca bianca e Carema Docg, vitigno Nebbiolo, a bacca rossa): siamo attorno alla città di Ivrea, vicino al lago di Viverone;
- la Val di Susa (Doc Val Susa rosso) sui due versanti dell’Alta Valle (Exilles e Giaglione/Chiomonte);
- il Pinerolese (Doc Pinerolese, vini a bacca rossa) tra le colline pedemontane di Bricherasio e la Val Chisone e Germanasca (Pomaretto).
La Strada dei vigneti alpini - Chiomonte
La Strada dei vigneti alpini - Forte di Fenestrelle
La provincia di Torino insieme ad alcuni tour operator specializzati ha approntato diversi pacchetti per esplorare la Strada dei vigneti alpini (si veda il link sotto): si può scegliere se andare in auto, in minibus, in bicicletta, in moto, a cavallo, a piedi. Ma naturalmente l'itinerario può essere compiuto anche autonomamente, con la propria vettura. Ecco un esempio di due giorni tra le suggestive atmosfere del Piemonte vinicolo.
Primo giorno
- Visita a Carema, con le caratteristiche pergole sostenuti dai "pilun" (colonnette in pietra imbiancate con la calce) e alla Cantina sociale dei produttori.
- Settimo Vittone: affaccio sui vigneti terrazzati. Visita alla Pieve di San Lorenzo, complesso paleocristiano.
- Sosta alla frazione Torre Daniele per una visione d’insieme di una conca vitata.
- Trasferimento a Caluso.
- Accoglienza alla cantina Gnavi, storica famiglia di produttori del vino Erbaluce, e degustazione dei vini prodotti nelle colline moreniche di Caluso.
- Trasferimento a Piverone, transitando in prossimità dei vigneti del paese per giungere al Lago di Viverone.
- Light lunch con degustazione di vini durante la navigazione sul lago.
- Trasferimento a Pomaretto, situato in Val Chisone, dove si produce il vino Ramìe.
La Strada dei vigneti alpini - Carema
- Passeggiata panoramica nei vigneti di Pomaretto. Visita del villaggio e degli edifici valdesi (Tempio e un Ospedale); per chi lo desidera, in alternativa, volo a fune del “Dahu”.
- Pranzo e degustazione di vini del territorio presso l’Agriturismo La Chabranda (storia Valdese).
- Trasferimento in Val Susa e visita delle cantine a Exilles o dei produttori del vino del ghiaccio.
- Degustazione dei vini della Val Susa o merenda sinoira presso Cre Seren di Giaglione (agriturismo).
INFORMAZIONI
- Sulle pagine di Turismo Torino trovate tutte le proposte weekend a piedi, a cavallo, in auto, in minibus, in moto, a piedi, alcune delle quali sono valide tutto l'anno. Sono organizzate da vari tour operator torinesi.
- Il programma è finanziato dal Programma Interreg Alcotra 2014-2020; il progetto è promosso dalla Città metropolitana di Torino, che è la capofila, dalla Regione autonoma Valle d’Aosta e dal Conseil Savoie Mont Blanc.