La Fondazione Dolomiti Unesco ha lanciato il progetto Dolomiti accessibili: 23 percorsi aperti a tutti che si snodano tra i nove sistemi dolomitici riconosciuti come Patrimonio Naturale dell’Umanità.
Il progetto è rivolto a chi ha limitate possibilità motorie, non solo disabili ma anche persone anziane e bambini piccoli. I percorsi all’interno del frastagliato territorio dolomitico sono stati individuati in base alle caratteristiche che li rendono più idonei a essere affrontati anche con passeggini e carrozzine. La particolare origine e conformazione delle Dolomiti permette infatti a tutti di avvicinarsi alle vette, più che in qualsiasi altro contesto montano.
La montagna, nell'immaginario, è sempre ricca di ostacoli naturali ineliminabili, che creano difficoltà di vario grado a chiunque, ma non è possibile individuare percorsi anche per chi si muiove su una sedia a rotelle? Ebbene la sfida è stata lanciata proprio così e la Fondazione Dolomiti Unesco l'ha raccolta.
Oggi ci sono 23 percorsi aperti a tutti, che vanno dalla forcella di Lavaredo alla baita Segantini, passando per il rifugio Padova e il lago di Carezza. L’obiettivo del progetto, sviluppato in collaborazione con gli enti e le associazioni del territorio e grazie al finanziamento erogato dal Ministero dei beni culturali, è infatti quello di garantire il diritto universale di godere di una bellezza anch’essa universale come le Dolomiti. Tutti i percorsi sono stati mappati e descritti e si trovano sul sito Visit Dolomites (vedi sotto).
UN ESEMPIO DI ITINERARIO ACCESSIBILE
Passo Rolle-baita Segantini. Dal paesaggio di Passo Rolle, caratterizzato dall’evidente contrasto fra il settore occidentale con le potenti rocce vulcaniche del Lagorai, e quello orientale, con le coperture sedimentarie di dolomia delle Pale di San Martino, all’ampio e dolce piano dove sorge la baita Segantini con una vista superba sulle cime più famose di questo enorme gruppo: Cimon della Pala, Cima di Vezzana, Sass Maor. Un itinerario di media difficoltà dove è visibile il processo geologico e geodinamico che ha dato vita al gruppo delle Pale di San Martino.
Si parte dal Passo Rolle a 1959 m e si arriva alla baita Segantini a 2179 m, camminando per 2,18 km per un dislivello di 222 m in salita, su strada forestale.

INFORMAZIONI

Sul sito visitdolomites.com si può trovare, oltre al livello di difficoltà del percorso, anche la mappa dettagliata dell’itinerario, le coordinate Gps, le caratteristiche ambientali e geomorfologiche della zona. È possibile inoltre vedere un’anteprima dell’itinerario grazie a Google Street View, per una valutazione a 360° sulla possibilità di intraprendere il percorso scelto.