Un territorio collinare, verdissimo, ancora selvaggio. Una fonte termale tra le più benefiche al mondo. Una distesa di uliveti tra cui spiccano borghi medievali bellissimi. Stiamo parlando del territorio attorno a Manciano, in provincia di Grosseto: un angolo di Maremma toscana che non manca di lasciare a bocca aperta. Ecco dieci buoni motivi per scoprirlo, esplorarlo, sperimentarlo. O ritornarci per esperienze nuove e sempre diverse.
 
1. LA STORIA MILLENARIA DI MANCIANO
Manciano è un borgo dalla storia millenaria. A raccontarla, ecco il Cassero, oggi sede del Comune, una costruzione imponente costruita su un masso di pietra arenaria grigia. L'edificio, forse esistente fin dal XII sec., fu restaurato ed ampliato durante il periodo senese, dopo il 1416. Al suo interno un percorso storico racconta le vicende del paese attraverso i cimeli recuperati nelle proprietà comunali e sono esposti i quadri di pittori mancianesi esponenti dell'arte italiana di fine ’800 e inizio ‘900. Dalla torre panoramica, elevata nel 1935, si gode di un panorama mozzafiato sulla Maremma tosco-laziale e sulle isole dell'Arcipelago Toscano, con una vista che, nei giorni particolarmente chiari, arriva fino alla Corsica. 
 
Da notare anche il complesso delle Stanze, un tempo con funzione pubblica e poi, alla metà dell'Ottocento, sede dell'accademia della Società dei Risoluti; oggi è aperto in occasione di esposizioni temporanee.
2. MONTEMERANO, IL BORGO A FORMA DI CUORE
Montemerano, frazione del Comune di Manciano, è un grazioso borgo arroccato su una collina alla quale fanno da cornice piante di ulivo secolari e la bella campagna maremmana. Il centro storico perfettamente conservato è cinto da mura a forma di cuore: capita spesso che le coppie di innamorati lo scelgano per passare qualche ora romantica...
Da non mancare, nella visita al borgo, una visita alla chiesa di San Giorgio, notevole sia per la struttura architettonica sia per le opere d'arte che conserva. Si pensa che un primo nucleo della chiesa sia stato costruito tra il 1328 e il 1382, momento di massimo splendore per la famiglia Baschi, allora signori del paese. L'edificio attualmente visibile fu consacrato il 30 ottobre del 1430, come si legge nella lapide posta sulla facciata del tempio - il rito della consacrazione era in quel periodo molto raro e veniva riservato solo alle cattedrali delle città, da qui l'importanza di questo edificio sacro e di Montemerano. All'interno, notevoli affreschi di scuola senese del XV e XVI secolo, il Polittico di Sano di Pietro (1458) e le sculture del Vecchietta e della sua scuola (1460-70 ca).
3. LE SORGENTI TERMALI DI SATURNIA
Chi non conosce le terme di Saturnia alzi la mano. L'immagine delle bianche vasche di travertino dove l'acqua scorre fumante è una delle più famose della Maremma e di tutta la regione. Non tutti però sanno che Saturnia è un'altra frazione di Manciano, che il nome esatto del luogo è “Cascate del Gorello” e che le cascate sono un luogo dove si entra liberamente tutti i giorni della settimana. 
Il sito si è creato spontaneamente, grazie all’azione della cascata di acque solfuree proveniente dalla millenaria sorgente generata dal torrente termale del Gorello nella roccia calcarea: la potenza dell’acqua che precipita dalla cascata ha scavato nei secoli tante piscine nella roccia di travertino, dando origine a vasche naturali. Uno spettacolo fragoroso di vapori, un’indimenticabile cartolina di contrasti tra il candido bianco del travertino e l’azzurro termale dell’acqua, che si mantiene ad una temperatura costante di 37,5°.
4. IL MURO DEL PIRATA
Il 9 settembre 2020, in occasione del passaggio della terza tappa della Tirreno-Adriatico, è stato inaugurato presso Saturnia il cosiddetto “Muro del Pirata”, dedicato a Marco Pantani. Il grande campione aveva infatti iniziato a frequentare le terme di Saturnia per curarsi dopo un infortunio. Da quel momento non ha più abbandonato la zona, fino ad acquistare anche una casa.
 
Si tratta di un tratto di strada lungo di 3 km e 250 metri con una pendenza massima del 22 percento, che da Terme di Saturnia porta a Poggio Murella, un'altra frazione di Manciano. Grazie al progetto voluto da Rcs Sport e Saturnia bike, ogni 500 metri un cartello indica la pendenza che si sta per affrontare; l’ultimo segmento porta a scollinare e a scorgere il nuovo monumento dedicato al Pirata, realizzato da artigiani locali. Proseguendo per altri 250 metri si arriva nel centro del paese dove si trova la finish line. 
5. LA GRANDE CISTERNA DI CASTELLUM AQUARUM
A Poggio Murella (circa a 5 chilometri dalle Terme di Saturnia) si trova anche Castellum Aquarum, una monumentale cisterna di epoca romana realizzata nel I secolo a.C. Chi ha la fortuna di visitarla ne rimane stupefatto: la struttura ad archi è divisa in ben dieci navate, con volte a botte sostenute da pilastri quadrangolari. Misura 8 metri in altezza, 36 metri in lunghezza e 16 metri in larghezza. 
 
All'esterno, la struttura della cisterna è sostenuta da una muraglia con numerosi contrafforti, che hanno funzione di rinforzo e controspinta (la massa d'acqua della cisterna, circa 4000 metri cubi, esercitava una grande pressione sulle pareti). Per raggiungere la cisterna, basta uscire dall'abitato di Poggio Murella in direzione del cimitero e poi, al bivio, proseguire verso destra per poche centinaia di metri.
6. I SAPORI DEL TERRITORIO
Fragole, pici, agnelli, lumache, zafferano.
Sono moltissimi i prodotti gastronomici della zona di Manciano, abitualmente celebrati in belle e appassionatissime sagre (per informazioni sulla loro organizzazione nel 2021 rivolgersi ai link riportati sotto). Solo per fare qualche esempio, nella frazione di Marsiliana ha luogo l'ultima settimana di maggio la Sagra della Fragola, mentre ad agosto vanno in scena la Sagra dei Pici e la Sagra dello Zafferano; la Sagra dell'agnello dura tre giorni nel weekend di Pasqua a San Martino sul Fiora; a Poggio Murella, il primo weekend di giugno si celebra la lumaca e a metà luglio il lunghino, una pasta tipica locale fatta a mano; a Montemerano, i primi dieci giorni di agosto cene maremmane sotto le stelle per la Sagra della Trippa.
 
Da ricordare l'attività ormai storica del Caseificio Sociale di Manciano, una società agricola cooperativa nata nel 1961 per volontà di 21 allevatori della zona. Oggi il Caseificio riunisce 250 soci allevatori di piccole e medie dimensioni distribuiti fra Manciano e i Comuni limitrofi e conta su 60.000 pecore che producono circa 8 milioni di litri di latte all’anno. Inoltre, associa una decina di allevatori di bovini da latte, il cui latte viene utilizzato per la produzione di formaggi misti a latte vaccino/ovino. I prodotti sono da leccarsi i baffi: i ‘classici’ formaggi di pecora freschi e stagionati, come il Pecorino Toscano DOP; i formaggi più sfiziosi e ‘ricercati’, in grado di soddisfare anche esigenze nutrizionali particolari; la ricotta, apprezzata da sempre per la dolcezza e per il gusto unico.
7. GLI EVENTI, DALLE BOTTI ALLE CANTINE
Anche Manciano ha un suo palio. Si chiama Palio delle Botti ed è nato nel 2010. Si svolge l'ultima domenica di agosto: i sei rioni in cui è diviso il borgo si sfidano conducendo una botte piena d'acqua in un percorso all'interno delle strade del centro storico. 
 
Altro evento che richiama molti turisti è invece la Festa delle Cantine, che si svolge a Manciano il secondo fine settimana di settembre. Le cantine del centro storiche vengono aperte per tutto il weekend e i volontari preparano i piatti tipici della tradizione locale, proponendo piatti a base di cinghiale, acquacotta, ciaffagnoni e molto altro ancora. Naturalmente il tutto viene accompagnato dagli straordinari vini bianchi e rossi delle aziende vitivinicole locali: la Maremma è una terra profondamente legata alle tradizioni contadine ed ai prodotti tipici.
 
A Montemerano, invece, da segnalare la Festa di San Giorgio (23-25 aprile), durante la quale si svolge la Giostra del Drago, la sfilata in costumi medievali per le vie del borgo e la rappresentazione de “La vera storia di San Giorgio” realizzata con il teatro delle ombre. Nella penultima settimana di agosto ha invece abitualmente luogo la mostra-mercato della Ceramica.
8. I FESTIVAL DEDICATI ALLA MUSICA E AL CINEMA
Manciano ha una storia importante dal punto di vista musicale: lo testimoniano sia la presenza di ben tre bande sul territorio comunale (Montemerano, Saturnia e Poggio Murella) sia la scuola di musica “Diego Chiti” che da oltre trent'anni forma musicisti e orchestre apprezzate. Non stupisce quindi che da anni venga organizzato un festival ad hoc, chiamato Manciano Street Music Festival, che propone street band sia nel paese sia nelle sue frazioni. Dai due giorni del 2010 il festival è passato alle sei giornate del 2017.
 
Ma c'è anche il cinema, nel territorio del Comune. Il Saturnia Film Festival è un festival itinerante nato per unire cittadini, territori ed eccellenze culturali ed enogastronomiche, trasformando le piazze dei borghi più belli della Maremma in “Cinema sotto le stelle”. È dedicato ai migliori cortometraggi provenienti da tutto il mondo. Sempre a Saturnia, durante l’ultima settimana di agosto e la prima settimana di settembre vengono realizzati concerti spaziando dal jazz al classico.  
9. I PERCORSI DI TREKKING SULLA VIA CLODIA
La Via Clodia è una strada di epoca romana, probabilmente realizzata su un precedente tracciato etrusco, iniziata nel III sec. a.C. e ultimata nel II sec. Costruita tra la via Cassia e la via Aurelia era una via di corto raggio, utilizzata soprattutto per i traffici mercantili con le colonie in terra etrusca.
 
Oggi questa antica via di comunicazione è apprezzata dagli appassionati di trekking e cicloturismo. Nel Comune di Manciano sono segnalati due itinerari, uno da Sovana a San Martino sul Fiora, circa 6,5 km; il secondo, di circa 9 km, da San Martino sul Fiora a Saturnia, dove è possibile ammirare il basolato originale in corrispondenza di Porta Romana, l’unica porta ancora intatta del borgo.
10. I DINTORNI: DALL'AMIATA ALLA COSTA
Avrete già capito che Manciano può essere un ottimo punto di partenza per esplorare il bellissimo territorio della Maremma. Da qui si raggiungono in breve le spiagge del Tirreno, il lago di Bolsena, il monte Amiata, la laguna di Orbetello con le spiagge della Feniglia e della Giannella, il promontorio dell’Argentario. Poco distanti sono anche le celebri Val d’Orcia e Val d’Arbia in terra di Siena, le città etrusche di Tuscania e Tarquinia, i siti archeologici del Viterbese. 
 
Anche numerosi borghi certificati dal Touring con la Bandiera arancione per le loro qualità turistiche e ambientali sono a poca distanza da Manciano: in Toscana, Pitigliano, Sorano, Santa Fiora; nel Lazio, Tuscania e Bolsena.
INFORMAZIONI
- Manciano: sito del Comune e sito di Manciano Promozione
- Cascate del Mulino di Saturnia: sito web
- Bicicletta a Saturnia: sito web
- Bandiere arancioni: sito web sito web