Ne avevamo parlato già l'anno scorso: a Stintino, una delle località balneari più note di Sardegna, l'amministrazione aveva pensato di vietare il fumo sulla celebre spiaggia della Pelosa e anche di stendervi l'asciugamano, in modo tale da evitare che i bagnanti si portassero via (anche inconsapevolmente) qualche etto di sabbia. Soluzioni adottate: aree fumo dedicate, stuoie dove posare il proprio asciugamano e postazioni dove lavarsi i piedi prima di lasciare la spiaggia.

Ora una nota del 26 agosto pubblicata dall'amministrazione comunale mette in luce di quanto i provvedimenti stiano dando il loro frutto. "Un esempio arriva dalla raccolta effettuata in questi giorni nelle aree fumo" recita la nota. "Si tratta di punti nei quali, a ridosso delle dune o all'inizio delle passerelle che conducono in spiaggia, i bagnanti possono fumare in tranquillità la propria sigaretta, per poi gettarla nell'apposito contenitore. Nel weekend appena trascorso, gli operai del Comune hanno svuotato i cestini per le cicche: il risultato è stato la raccolta di oltre 20mila mozziconi di sigarette". Un bel traguardo, se si pensa che almeno una parte di questi mozziconi sarebbero probabilmente finiti in mare o nella sabbia. Nel 2018, si stima che i mozziconi raccolti siano stati 200mila.


 

«I sistemi che abbiamo adottato per far rispettare la spiaggia funzionano - ha affermato il sindaco di Stintino Antonio Diana - e la risposta dei turisti mi sembra eloquente. La presenza degli steward e dei barracelli, inoltre, aiuta a sensibilizzare i bagnanti al rispetto della altre regole, come usare le stuoie e risciacquare i piedi quando si lascia la spiaggia». Non sono mancate, tuttavia, anche le sanzioni, elevate appunto dai barracelli: un centinaio quelle fatte, sia per il fumo in spiaggia sia per il mancato impiego delle stuoie.
Un esempio da seguire, quindi, anche in altre stazioni balneari. Oltre all'inquinamento causato dai mozziconi, come dimostrano vari fatti di cronaca sta diventando sempre più un problema il prelievo consapevole o meno di sabbia da parte dei turisti, ansiosi di portare a casa "un ricordino". Anche le spiagge sono un bene comune, da tutelare con tutte le misure possibili.