Fino a domenica 11 novembre le sale del Castello di Gallipoli, in provincia di Lecce, ospitano #Selfati, la prima mostra italiana dedicata interamente al selfie. La mostra accoglie, per la prima volta in Puglia, la Venere degli stracci, l’opera più celebre (1967) di Michelangelo Pistoletto, simbolo dell’arte povera e icona della cultura di consumo contemporanea. 

Perché il selfie? "Perché è un elemento in grado di raccontare se stessi, una nuova modalità espressiva della cultura popolare" dicono gli organizzatori. In effetti, chiunque (o quasi) possieda uno smartphone ha, almeno una volta, ceduto alla tentazione di auto-scattarsi una foto. In ogni caso, anche se potete essere scettici, la mostra è di eccellente livello e ospita vari artisti di fama internazionale, tutti chiamati a riflettere sul senso del selfie.


L'allestimento con la Venere degli stracci al centro
L'allestimento propone per esempio sorprendenti opere "site specific"ovvero realizzate per la mostra stessa, come la mirror tower, una stravagante canera ottica curata e interpretata da Francesco Ferreri aka Chekos'art, muralista e street artist. Non mancheranno le “sedute d’autore” di Fabio Novembre per Driade con le iconiche Nemo. La mostra culmina nell'imponente sala ennagonale in cui saranno esposti per la prima volta i “SelfieAdArte” della giornalista e art influencer Clelia Patella, una rilettura pop delle differenti percezioni che ognuno di noi avverte di fronte a un'opera d’arte; al centro della sala c'è proprio la Venere degli stracci di Pistoletto. E non manca anche l’exibit dove ogni visitatore diventa autore di un'opera collettiva partecipandovi e vivendola. 


Clelia Patella - “Mi Kahlo nella parte” Frida Kahlo Autoritratto con scimmia, 1938 Frida Kahlo. Oltre il mito - MUDEC Museo delle Culture di Milano (2018)​

LA VENERE DEGLI STRACCI
Michelangelo Pistoletto, pittore e scultore, è esponente della pop art, nonché animatore e protagonista del movimento dell'arte povera. Creata nel 1967, la Venere degli stracci rappresenta il manifesto dissacrante di quel bisogno di contestazione proprio della seconda metà degli anni ’60. Fulcro è l’accostamento provocatorio tra un materiale di scarto come lo straccio e la perfezione della Venere: da una parte, la componente materica e cromatica degli stracci; dall'altra, la classica bellezza del calco neoclassico.

Lo straccio diventa bello, così come il seflie diventa da narcisistico a attivo e partecipativo. L'invito dei curatori è proprio quello di costruire una nuova concezione del “selfarsi”: da ammirazione eccessiva di sé ad assunzione di responsabilità sociale nel costruire una memoria collettiva positiva, fatta di relazioni, di rispetto, di ponti culturali e condivisione del bello.
Michelangelo Pistoletto - Venere degli Stracci​
INFORMAZIONI
Il Castello di Gallipoli - gestito dall’Agenzia di Comunicazione Orione di Maglie, - dopo decenni di chiusura e incuria, daL 2014 ha accolto oltre 160mila visitatori. Dal 2016 è stato acquisito al Demanio del Comune di Gallipoli, permettendo una disponibilità completa e indipendente del bene dal Demanio Statale.

Orari: giugno e settembre 10-13 / 15-21; luglio e agosto 10 - 24; ottobre 10-13 / 15-18; novembre 10-13 / 15-17
Biglietto ridotto per i soci Tci. 
Info e prenotazioni:
 0833262775; www.castellogallipoli.it