Autori superstar, tutti insieme: Hayez, Signorini, Fattori, Pellizza  da Volpedo, Boldini, Corcos, Segantini... Sono 94 gli artisti coinvolti e 150 le opere raccolte per la grande mostra intitolata "Ottocento - L'arte dell'Italia tra Hayez e Segantini" e allestita nel grande complesso dell'ex convento di San Domenico a Forlì. Inaugurata il 6 febbraio, sarà visitabile fino al 16 giugno.
 
Tanti i motivi di interesse per mettere in calendario una visita a Forlì e a questa esposizione che inaugura la quattordicesima stagione del cartellone forlivese. È l'occasione per ammirare opere raramente viste in pubblico negli ultimi decenni o addirittura inedite di conclamati grandi artisti italiani: l'esposizione rappresenta un grande momento di riflessione sul ruolo che ha avuto l'arte e quale sia stata la funzione degli artisti nella costruzione dell'identità della nazione italiana.
UNA FOTOGRAFIA DEL PAESE
In quel mezzo secolo che va dall'Unità d'Italia alla Prima guerra mondiale, un periodo non troppo messo a fuoco dal punto di vista artistico, l'Italia è completamente cambiata e gli artisti sono riusciti a loro modo a registrare e a raccontare e a volte anche ad anticipare il cambiamento. Una mostra dunque inedita e sorprendente, che può essere vista davvero come la messa a fuoco della fotografia del Paese Italia, il racconto di una autobiografia della nazione appena nata.
Attraversare le storiche sale del San Domenico nelle quali sono allestite le dieci sezioni di "Ottocento" è come sfogliare o rispolverare il nostro vecchio album di famiglia, ripercorrere una storia di casa nostra, svolgere una pellicola di un film che in qualche modo e magari inconsciamente ci è già in gran parte conosciuto.
IL RISORGIMENTO E I RITRATTI
Alle pareti, nei piccoli ritratti, nelle grandi tele e nelle sculture, ritroviamo infatti, ma senza alcuna retorica, la rappresentazione di momenti gloriosi del Risorgimento italiano, battaglie, protagonisti, episodi (dai bersaglieri a Porta Pia alla battaglia di Magenta, a Garibaldi ferito sull'Aspromonte), tanti mattoncini utili alla costruzione, all'epoca, del nostro immaginario e della epopea nazionale.
 
Ma poi ci sono i ritratti, soprattutto quelli femminili, che rimandano a qual breve periodo della vita felice che è passato sotto il nome di Belle Epoque e che ha preceduto la Prima guerra mondiale. Non mancano però neanche i quadri e le opere che ricordano e denunciano le condizioni precarie, faticose o disperate in cui si trovano le classi subalterne in quell'ultimo scorcio di '800.
Non resta infine che ammirare la straordinaria galleria di paesaggi italiani, quelli che ancora intatti e non ancora invasi dalla famelica e ottusa fame dei primi palazzinari, rappresentavano quell'immenso e variegato patrimonio ambientale tante volte sognato e poi realizzato come irresistibile motivazione dai viaggiatori internazionali del Grand Tour, che è stato il primo fertile seme dello sviluppo del turismo in Italia.
INFORMAZIONI
Ottocento - L'arte dell'Italia tra Hayez e Segantini
Forlì, Musei San Domenico, Piazza Guido da Montefeltro
9 Febbraio – 16 Giugno 2019
Da martedì a venerdì: 9.30 – 19; sabato, domenica, giorni festivi: 9.30 – 20. La biglietteria chiude un’ora prima. Lunedì chiuso. 22 e 29 aprile: apertura straordinaria.
Sito web http://mostraottocento.eu
Biglietto ridotto per i soci Tci