C’è sempre un motivo per tornare a Roma. Anche se si pensa di conoscere la capitale come le proprie tasche, c’è sempre qualcosa di nuovo e sorprendente ad aspettare lo “straniero”. Qualche chiesa sconosciuta. Qualche angolo nascosto. E pure qualche novità, perché Roma continua a rinnovarsi, nonostante i luoghi comuni. Nuove mostre, nuovi musei, nuovi locali, nuovi luoghi dove rimanere a bocca aperta (a Roma si rimane spesso a bocca aperta). In questo weekend dicembrino vi diamo qualche consiglio derivante dall’ultima nostra passeggiata romana. Ci piacerebbe riceverne anche di vostri: così da avere una traccia, per la prossima volta.

Giorno 1.

Per il primo giorno vi consigliamo di iniziare con una mostra. E’ allestita alle Scuderie del Quirinale, quel bellissimo spazio di fronte al Colle dove da anni vengono organizzati eventi di rilevanza mondiale. Fino al 15 gennaio (c’è ancora un mese!) è in programma Filippino Lippi e Sandro Botticelli nella Firenze del ‘400. Ora, non fatevi ingannare: la mostra è su Filippino, di Botticelli non c’è molto. Ma è l’unico appunto che potremmo fare agli organizzatori.

Per il resto, è tutto perfetto: gli spazi, la scansione temporale, la qualità dei prestiti, il racconto, il confronto con gli artisti del tempo. Imparerete una storia troppo spesso passata in secondo piano, tra le tante che racconta il Quattrocento fiorentino: quella di un bambino che già in tenera età bazzicava tra i pennelli del padre (Filippo Lippi) nella cattedrale di Spoleto e che poi, pian piano, diventato pittore di fama, seppe inventarsi uno stile tutto suo, fornendo strumenti e idee a chi l’avrebbe seguito.

Non vi raccontiamo tutto, ma due consigli ve li vogliamo dare: prendete un’audioguida o organizzate una visita guidata, ne vale la pena; e una volta finito con l’ultimo quadro, concedetevi dieci minuti buoni per rimanere basiti di fronte al panorama di Roma che si spalanca dalle finestre sulla scala di uscita. Cupole, torri, tetti, colonne, attici, palazzi, c’è tutta Roma, davanti. E i gabbiani che ci volano sopra.

Una volta fuori dalle scuderie, due passi saranno corroboranti. Il suggerimento è quello di proseguire verso il centro storico, per visitare Santa Maria Sopra Minerva, accanto al Pantheon. Perché proprio quella chiesa? Se avrete visto la mostra, lo capirete immediatamente. Filippino dipinse qui una mirabile cappella, che a questo punto avrete voglia di ammirare (portate qualche moneta per illuminarla). E poi, al suo interno sono tante le curiosità: lo sapevate che qui è sepolto il Beato Angelico, per esempio? E anche Santa Caterina da Siena?

Poi vi lasciamo decidere. Potreste rivedere il Pantheon, visto che siete lì di fianco. O magari osservare divertiti le folle ai mercatini di Natale in piazza Navona. O sporgervi per vedere quei capolavori di Caravaggio in San Luigi dei Francesi. E’ tutto a portata di piede. Se avete voglia di uno spuntino, è pieno di caldarrostai. E comunque sia, non mancate di bere un “Grancaffè speciale” in piazza S. Eustachio.

Giorno 2.

Se il giorno 2 è una domenica, come del resto dovrebbe essere in un weekend, potrebbe valere la pena di tornare sui propri passi e scoprire quello che si può scoprire solo la domenica mattina, a Roma. Prima bisogna recarsi in corso del Rinascimento 40, che è proprio dietro piazza Navona: da qui si entra nel cortile di palazzo della Sapienza, da cui si accede a Sant’Ivo alla Sapienza.

Ecco, a S. Ivo il Borromini ha fatto miracoli, con il cortile ad arcate e con la piccola chiesa tutta curve. Un esagono inscritto in un triangolo, su cui si attestano semiesagoni e semicerchi di cappelle e absidi. Ma sono frasi da guide, bisogna vederla. L’interno è un susseguirsi di pieni e di vuoti, piccolo e grande, finito e infinito. Bellissimo. Peccato che sia aperto solo la domenica dalle 9 alle 12.

Non soffermatevi troppo, però. In via di Monserrato 62 – ci mettete dieci minuti – c’è ad aspettarvi San Girolamo della Carità. Così dice Marco Lodoli nelle sue Isole – Guida vagabonda di Roma (bellissimo libro, consigliato a tutti coloro che amano Roma): “…scoprire quella che è l’opera meno nota di Francesco Borromini… la prima cappella a destra… per i defunti della famiglia Spada, Borromini ha immaginato uno straordinario negozio di stoffe eterne: un campionario infinito di marmi policromi che fanno pensare a un aldilà gestito da un tappezziere allegro, a un oltremondo di sete e tappeti primaverili sui quali rigirarsi e far capriole senza pesi addosso”. Non c’è bisogno di altre parole. Se non ricordarvi che la chiesa è aperta solo la domenica dalle 10.30 alle 12.30. Quindi…

Quindi poi avrete voglia di mangiar qualcosa, e un bel posto è senz’altro il chiostro del Bramante presso S. Maria della Pace. Non vola una mosca, si mangia bene… e non c’è bisogno di pagare il biglietto alla mostra per entrare nella caffetteria. Da un angolo (fatevi indicare dove) si dà un’occhiata pure all’interno della chiesa, purtroppo chiusa la domenica: le Sibille di Raffaello sono proprio davanti.

Per il pomeriggio, vi lasciamo liberi. Noi abbiamo visitato la mostra che c’è attualmente al palazzo delle Esposizioni, su via Nazionale – e ve la consigliamo, se siete interessati all’argomento. Si intitola Homo sapiens. La grande storia della diversità umana ed è a cura di due massimi esperti del tema, Luigi Luca Cavalli Sforza e Telmo Pievani. Le domande cui risponde sono due: da dove veniamo? Come siamo riusciti a popolare il mondo? Bel taglio e bella scelta di testi. Altrimenti, nello stesso luogo c’è anche il Realismo sovietico. A voi la scelta.

Info utili.

Ci pare superfluo ricordare come arrivare a Roma, anche se è forse bene ricordare che l’alta velocità ferroviaria collega ormai Milano con la capitale in sole tre ore. Il biglietto sola andata costa circa 90 euro: può essere utile confrontare la cifra con quella delle tratte aeree, spesso inferiori se si prenota con anticipo (da valutare invece la durata del viaggio).

Per dormire, le possibilità sono ovviamente innumerevoli. Suggeriamo lo storico hotel Quirinale, questa volta (tel. 06.4707; www.hotelquirinale.it): non solo perché è in una posizione perfetta per visitare le Scuderie del Quirinale (distanti pochi minuti a piedi) e contemporaneamente prendere il treno (Termini è anch’essa molto vicina), ma anche per il fascino e la signorilità, non così scontati di questi tempi. Collegato all’interno con il teatro dell’Opera (qui soggiornò anche la Callas), offre tutti i servizi, compreso un ottimo ristorante.

Informazioni utili sulle Scuderie del Quirinale sul sito www.scuderiequirinale.it. La mostra Filippino Lippi e Sandro Botticelli nella Firenze del '400 dura fino al 15 gennaio; encomiabile la possibilità di scaricare la miniguida della mostra, distribuita anche all’ingresso. Caffè Sant’Eustachio: www.santeustachioilcaffe.it. Chiostro del Bramante: http://chiostrodelbramante.it. Palazzo delle esposizioni: www.palazzoesposizioni.it. Mostra Homo sapiens (fino al 9 aprile): www.homosapiens.net. Nel palazzo delle Esposizioni c’è anche l’Open Colonna, ristorante di Antonello Colonna: il sabato e la domenica offre un buon brunch a 30 euro (www.opencolonna.it).