Partiamo on the road per il Portogallo, lungo la costa orientale dell’Algarve, alla scoperta di spettacolari spiagge e lagune aperte sull’oceano fino a Faro, e poi lungo la costa alentejana e rocciosa. La meta finale è Sagres, con il vicino Cabo de Sao Vicente.
DA VILA REAL A TAVIRA
Da Vila Real, vivace cittadina sul fiume Guardiana al confine con la Spagna, si parte guidando sulla N125, una trafficata strada statale di attraversamento dell’Algarve. Superato Monte Gordo, primo insediamento balneare in territorio portoghese, arriviamo in prossimità delle onde atlantiche, su spiagge come Praia Verde, dove si trovano nient’altro che un paio di caffè, e Manta Rota, una grande distesa di sabbia a circa 15 minuti di cammino dalla strada statale, e qui qualche ristorante c’è dove prendere confidenza con i sapori locali, mentre ci si lascia attrarre dalla vista sull’oceano.
Eccoci a Taviria. Nell’immaginario letterario di Fernando Pessoa qui nasce Alvaro de Campos, una delle identità che il poeta usava per firmare le sue opere, nella realtà Taviria era lo storico snodo per i commerci marittimi tra Nord Africa e Portogallo. Oggi Tavira, con le sue spiagge e le sue pinete, è una meta turistica di grande richiamo.
FARO E IL SUO ARCIPELAGO DI DUNE
Nel punto più a sud del Portogallo, tra dune e saline, separata dal mare da una laguna, il capoluogo dell’Algarve accoglie tra atmosfere e architetture medievali tra le mura che circondano il centro storico. Qui si atterra con i voli delle principali linee low cost (oltre alla linea di bandiera portoghese, la Tap), davvero bus dei cieli per frotte di turisti che dai paesi del nord cercano il sole abbacinante, il vento e onde da capogiro, bramate da surfer di tutto il mondo. 
Prima di mettersi al volante a caccia di spot e dune ci si può concedere almeno un giorno per passeggiare tra le barche beccheggianti del porto turistico, la Doca, e la “cidade velha” con la Cadetrale da Sé e la Praca Herculano a rappresentarne i simboli religiosi e civili.
Non conterete molti chilometri prima di stropicciarvi gli occhi, perché di fronte a Faro l’oceano incontra la parte più avanzata delle isole che compongono la laguna, disegnando lunghi cordoni di sabbia come la praia da Barreta e le sconfinate praias di Ilha do Farol e Ilha da Colatra. Si possono raggiungere le spiagge in battello, partendo dal Cais da Porta Nova.
Praia do Amado / foto Getty Images
DAL PARCO DI MILREU ALLE SPIAGGE DI ALBUFEIRA
Immerso nella campagna a nord di Faro, bastano 10 chilometri per raggiungere Milreu, un sito archeologico che custodisce le rovine della Ossonoba romana. Sono visibili le mura di un tempio, poi trasformato in basilica paleocristiana, numerose colonne, piscine abbellite da mosaici e le terme. A un chilometro si cambia scena, camminando tra giardini e terrazze del settecentesco palazzo di Estoi. Il palazzo è un hotel di lusso, ma gli storici spazi comuni possono essere visitati per buona parte della giornata. Perfetto per una sosta, un pranzo o un cadeau gastronomico è invece il mercato coperto di Loulé, che sotto  sceniche cupole rosse, ogni sabato mattina offre tutti i prodotti dell’agricoltura locale.
Poca strada vi separa dalle spettacolari falesie che incorniciano i tetti e soprattutto le spiagge di Albufeira, che in estate si affollano di portoghesi in vacanza e turisti da tutta Europa. La città vecchia e le sue tortuose viuzze sono il rifugio serale dopo i bagni di sole e vento che offrono gli arenili dorati di Praia do Peneco, Praia dos Pescadores, Praia da Oura, da Santa Eulalia a est del centro; mentre a ovest la Praia dos Arrifes e la Praia de Sao Rafael. Il consiglio è raggiungere a piedi una tra la Praia da Coelha e la Praia Castelo, dove il bagno si può fare anche in pieno autunno.
Albufeira / foto Getty Images
LA ROTA DAS ALDEIAS E L’ENTROTERRA D’ALGARVE
Per avere un assaggio consistente dell’entroterra dell’Algarve c’è un itinerario perfetto. Si chiama Rota das Aldeias e si snoda sulle strade secondarie tra le colline alle spalle del litorale di Albufeira. Da qui, in venti minuti di auto, la N395 conduce a Paderne e il suo castello arroccato, a sfiorare mulini sulle colline della Serra do Caldeirao. In 10 chilometri si arriva ad Alte, piccolo centro artigiano con le fonti Grande e Pequena a offrire ristoro. Da qui si prende la N124 per attraversare un paesaggio di fichi e mandorli fino a Nave dos Cordeiros e quindi Ribeira da Algibre, entrambi ritratti di un Algarve autentico e geloso della propria identità. Si può chiudere l’itinerario ad anello passando per il Parco ambiental de Vilamoura ed arrivando a Maritenda, a soli 15 minuti d’auto dalla splendida Praia da Falésia, alle porte di Albufeira.
Caldas de Monchique / foto Getty Images
DA ALBUFEIRA A CABO DE SAO VICENTE
La sequenza di tappe per proseguire il vostro viaggio sulla costa algarviana può essere Alte, Carvoeiro, Silves, borghi che offrono ospitalità e occasioni per conoscere arte e cultura locale, come l’imponente castello di Silves, la Se’ che fu cattedrale del regno d’Algarve fino al Cinquecento, costruita sui resti della moschea cittadina, il Museo de Arquelogia e la Fabrica do Ingles, vecchio sugherificio oggi diventato museo.
A nord di Portimao, seguendo la N124 e quindi la N266, si raggiunge Caldas de Monchique, rinomata località termale fin dall’epoca romana, situata in un vallone boscoso in cui si raccolgono belle ville novecentesche e soprattutto lo stabilimento termale. Di qui si raggiunge il vivace centro turistico di Lagos, di fronte a cui si aprono piccole baie, splendidi faraglioni che cadenzano spiagge belle e molto frequentate in estate.
Ed eccoci a Sagres, antico porto di pesca, oggi amato e frequentatissimo dai surfisti, che animano un’atmosfera scanzonata e trendy. Concedetevi una vista spettacolare sull’oceano dal promontorio su cui sorge la Fortaleza de Sagres prima di scoprire uno dei tratti più suggestivi dell’Algarve, legato alla storia e all’immaginario dei grandi navigatori portoghesi.
Occupa un tavolato pressoché disabitato, ricoperto dal verde tappeto della bassa vegetazione fino alle rocciose pareti a strapiombo sull’oceano e ai promontori della Ponta de Sagres e del Cabo de Sao Vicente, che tra pareti di roccia, i faraglioni e lo sperone proteso nelle onde da secoli affascina naviganti e viaggiatori. Il suo faro è il simbolo del “finisterrae” portoghese e dell’intero continente europeo.
Cabo de Sao Vicente / foto Getty Images