Andiamo verso il tratto centrale della costa ionica della Calabria, un itinerario emozionante con continui rimandi alle origini delle civiltà del Mediterraneo. La statale 106 ionica segue per intero la costa orientale della Calabria ed è una delle rotte più battute da chi cerca opportunità di soggiorno in riva al mare. 
In questa zona, dove fu particolarmente attiva la colonizzazione della Magna Grecia, sono rimasti sul territorio monumenti di notevole importanza, ma si possono trovare anche testimonianze delle epoche successive, dalla conquista romana alla presenza bizantina e al medioevo.
Lasciata la A2 Autostrada del Mediterraneo al casello di Sibari, si raggiunge in meno di 30 chilometri proprio Sibari, città sulla costa. Questo è uno dei punti più stretti della vastissima penisola occupata dalla regione e perciò uno dei più comodi accessi al versante ionico. 
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DA SIBARI ALLE GOLE DEL RAGANELLO
Sybarisprimo insediamento acheologico su questo tratto di litorale, venne fondata nell’VIII secolo a.Cè in circa due secoli raggiunse un livello di opulenza tale che, ancora oggi, con il termine “sibarita” si indica chi indulge al lusso e alle raffinatezze. 
Per ripercorrere l’antica storia della città si possono visitare i resti di Sybaris Copia nel parco archeologico (al chilometro 24 della statale ionica). A dominare la scena sono alcuni edifici risalenti alla dominazione dell’urbe. I reperti degli scavi sono esposti nel vicino museo della Sibaritide, ospitato in una moderna costruzione alle porte del grande centro nautico e porto turistico dei Laghi di Sibari. 
Prima di continuare il viaggio verso sud, una breve digressione in senso opposto lungo la statale 106 conduce, oltrepassata Marina di Sibari, alle Gole del Raganello. Il fiume scende dal massiccio del Raganello ed è protetto da una riserva inserita nel Parco nazionale del Pollino. In quota la valle si stringe formando canyon suggestivi, immersi in una natura ancora preservata. È un sito perfetto per praticare torrentismo e rafting e sono presenti centri specializzati per guide e noleggi di attrezzatura. 
Gole del Raganello / Getty Images
DA CORIGLIANO CALABRO A ROSSANO
Ripresa la litoranea, si supera la foce del fiume Crati, arrivando a Marina Schiavonea, dove si devia verso l’interno per portarsi a Corigliano Calabro. Si può trovare parcheggio agevolmente nei pressi di viale delle Rimembranze. 
Da qui una passeggiata in salita conduce in circa un chilometro nel centro storico, aggrappato alle scoscese pendici del Colle di Serratore, con il grande Castello Ducale che domina l’abitato, cui fa da sfondo il profilo della Sila. Si può programmare una visita all’antico maniero, ammirandone le sale che conservano affreschi e arredi del ‘700 e dell’800, anche se la sua fondazione risale agli inizi del Mille. 
Rimanendo a mezza costa sui colli, si prosegue sulla statale 106 in direzione di Rossano, che dista meno di 20 chilometri. Lungo il percorso chi è alla guida di un veicolo agile e non teme curve e strettoie potrà raggiungere l’abbazia di Santa Maria del Pàtire, immersa nella quiete del paesaggio collinare. La chiesa, fondata alla fine dell’XI secolo, e rimaneggiata a più riprese, conserva molte caratteristiche dell’impianto originario ed è uno dei più significativi monumenti bizantini della Calabria. 
Tra Corigliano e Rossano / Getty Images
Eccoci quindi a Rossano. La sua parte più antica si trova in posizione panoramica. Lasciato il camper all’esterno del nucleo storico (c’è un archeggio sulla provinciale per la Sila), si percorre Corso Garibaldi e si arriva in piazza Duomo, in cui si trova la cattedrale dell’Assunta. Si sale ancora verso la sommità dell’abitato, dove sorge la chiesa di San Marco, in stile orientale
Nel riprendere la via del mare, all’uscita di Rossano vale una visita la fabbrica di liquirizia Amarellifondata nel 1731, con un interessante museo dedicato alla storia e alla lavorazione di questa essenza. 
Foto d'epoca della fabbrica di liquirizia Amarelli, a Rossano Calabro / Getty Images
DA CIRÒ A CROTONE, FINO A CAPO RIZZUTO
Dopo un passaggio per l’abitato di Cariati si lascia la provincia di Cosenza per entrare in quella di Crotone, annunciata dal faro di Punta Alice e da alcune spiagge
Sul lato meridionale del promontorio si estende la zona litoranea di Cirò, che domina le verdi colline coltivate a vigna. La cittadina è infatti rinomata per la produzione vinicola e in molte cantine si possono acquistare gli aromatici nettari locali. 
Si può proseguire fino a Crotoneuno dei luoghi più importanti della Magna Grecia. Oggi il capoluogo si presenta in una veste moderna, pur conservando numerosi segni dell’antica magnificenza nel quartiere antico a monte della estesa area portuale. Visitando la città vale la pena sostare tra gli alberi e le aiuole della piazza principale, intitolata a Pitagora, mentre non perdete la visita al duomo dell’Assunta, anche perché si erge in una posizione panoramica da cui ammirare un’ampia veduta sul porto e sulla città. 
Per comprendere le antiche eredità crotonesi e della Calabria si ha l’occasione di visitare il Santuario di Hera Lacinia a Capo Colonna. Il sito si raggiunge percorrendo non più di dieci chilometri da Crotone e si erge sul promontorio che segna l’estremità orientale della Calabria
Hera Lacinia / Getty Images
Qui i resti di abitazioni, terme e fornaci d’epoca romana si affiancano alla più antica area sacra di origine magnogreca, con strutture un tempo destinate ad accogliere sacerdoti e pellegrini.
Con la Provinciale 50 si giunge rapidamente all’ultima tappa dell’itinerario, Isola di Capo Rizzuto, che sorveglia il promontorio a qualche chilometro dal mare e ha conservato la genuina atmosfera del centro agricolo. A Capo Rizzuto si trova una delle più belle riserve naturali dell’Italia meridionalel’Area marina protetta di Capo Rizzuto, istituita nel 1991 a tutela della fascia litoranea che si estende da Capo Colonna a Le Castella.
Oltre al relax balneare in acque rinomate per la loro limpidezza si può scegliere di dedicarsi a esplorazioni subacquee,sport a vela o gite a bordo delle barche dei pescatori. Al margine meridionale del promontorio appare la suggestiva fortificazione aragonese di Le Castella, eretta su un isolotto collegato alla terraferma da una sottile lingua di sabbia e rocce. Nel cuore dell’area cinta dalle mura si scorge il torrione cilindrico che sorvegliava le acque battute dalle flotte corsare.
Il castello aragonese di Capo Rizzuto / Getty Images
LE AREE DI SOSTA
A Cirò Marina: area attrezzata presso il villaggio le Casette, in località Martà: www.villaggiolecasette.weebly.com.
A Crotone: area attrezzata Parco Naturale, via degli Orti 1, località Cipolla Monticelli 
A Mirto Crosia: area attrezzata Santa Tecla, contrada Fiumarella, 3339605194.
L'ASSICURAZIONE PER CAMPERISTI
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