Da diversi anni, Touring Club Italiano mette a disposizione delle aziende la propria esperienza per concretizzare partnership efficaci che abbiano impatti positivi sui territori e le comunità, anche grazie a iniziative di volontariato di impresa. Negli anni scorsi i dipendenti di diverse aziende, affiancati dai soci volontari del Touring Club Italiano, hanno accolto cittadini e turisti nei luoghi Aperti per Voi; negli ultimi mesi, invece, per far fronte alla pandemia, è stato ideato un volontariato di impresa “social". 
 
A partecipare a quest'ultima formula, nel mese di ottobre 2021, alcuni dipendenti del Gruppo Credem: dopo un percorso formativo sul tema del viaggio e del racconto di viaggio, a loro è stato chiesto di realizzare un elaborato sul tema "Passione Italia". Come molti ricorderanno, "Passione Italia" è la campagna lanciata a marzo 2020 con la quale il Touring ha voluto contrapporre alla mappa del contagio la mappa della bellezza italiana; un invito per tutti a “viaggiare da casa”, per scoprire e riscoprire ciò che il Paese ha da offrire. In questo contesto abbiamo chiesto anche ai dipendenti di Credem di raccontarci la loro personale "Passione Italia": un luogo, un'esperienza, un momento da ricordare e da suggerire anche ai lettori. 

Ecco il contributo di Gaia Maccaferri; tutti gli altri li potete trovare a questo link.

I COLORI DI CHERASCO IN AUTUNNO

di Gaia Maccaferri

C’è una piccola cittadina nelle Langhe, in provincia di Cuneo, che ha una storia lunghissima e importante, a partire dal Medioevo passando per l’armistizio che sancì la pace tra la Repubblica Francese e il Regno di Savoia durante le guerre napoleoniche, fino alla lotta partigiana durante la Seconda Guerra Mondiale. Circondata da colline, vigneti e corsi d’acqua, Cherasco - Bandiera Arancione del Touring Club Italiano - si presenta ai nostri occhi nella stagione autunnale in tutte le sue splendide sfumature. Ed è proprio così che ho deciso di raccontarvela, proponendo un itinerario cromatico fatto di natura, sapori e strade.

All’arrivo a Cherasco è il rosso che accoglie con le sue vigne ordinate in filari e dalle sfumature scarlatte: il meraviglioso panorama delle Langhe. Fino a poco tempo fa le viti ospitavano grappoli d’uva, che presto diventeranno Barolo, Barbaresco, Nebbiolo, Arneis e Favorita. 


Vigne a Cherasco - foto Gaia Maccaferri


Vigne a Cherasco - foto Gaia Maccaferri

Anche il borgo è invaso di rosso, dalle panchine e dai cancelli lungo via Vittorio Emanuele, prima di attraversare l’Arco del Belvedere ed entrare nel centro storico, alle pareti abitate da piante rampicanti, al rosso mattone del Castello Visconteo, costruito nel 1348 per volere di Luchino Visconti, duca di Milano.


Cherasco - foto Gaia Maccaferri


Arco del Belvedere, Cherasco - foto Gaia Maccaferri


Castello Visconteo, Cherasco - foto Gaia Maccaferri

Passeggiando nel centro, sotto i portici, a farla da padrone è il marrone del legno delle porte e delle insegne delle botteghe storiche rimaste ancora quelle di un tempo. Vino, distillati, antichi pastifici, ma soprattutto cioccolaterie: Cherasco è infatti la "Città del Cioccolato" ed è famosa per i suoi baci, dolcetti con frammenti di nocciole piemontesi avvolte da cioccolato fondente. I baci di Cherasco sono stati inventati nel 1881 dal pasticcere Marco Barbero come prodotto di recupero delle nocciole avanzate durante il periodo natalizio per la produzione del torrone.


Pasticceria Barbero, Cherasco - foto Gaia Maccaferri

Oggi sono presenti numerose cioccolaterie dove poter gustare attimi di dolcezza, con frutta secca, liquori e ciliegie, granella di nocciole, peperoncino e fantasia degli artigiani del cioccolato: la pasticceria Barbero, Ravera cioccolato, Riccardi. E per gli amanti del tè, nell’erboristeria accanto al negozio Ravera, si possono trovare tè rossi e tè neri con gocce di cioccolato. Il tè rosso Bacio di Cherasco è un tè esclusivo che rievoca il rinomato cioccolatino cheraschese, attraverso l’unione del color cacao delle scaglie e dei chicchi di caffè tostato con il bianco della vaniglia e dei petali di fiordaliso.

Camminando per il borgo, la natura sorprende dietro ogni angolo. Ai piedi della cupola del Santuario della Madonna del Popolo c’è un piccolo prezioso orto botanico, l’Antico Orto dei Padri Somaschi, che raccoglie piante aromatiche, fiori e colori: dal lilla lavanda al verde rosmarino, dal rosa ciliegio giapponese al rosa magenta. Un luogo dedicato alla contemplazione e al silenzio.


Antico Orto dei Padri Somaschi, Cherasco - foto Gaia Maccaferri

Usciti dall’orto, sui bastioni a nord della città, sorge il Santuario della Madonna delle Grazie. Il colore giallo ocra dell’edificio, insieme alle foglie d’oro dei tigli che fiancheggiano il viale, rendono l’atmosfera molto suggestiva. Il santuario, molto piccolo di dimensioni, si dice sia stato luogo di miracoli. Durante i lavori di ristrutturazione del 1760 sembra sia stato casualmente ritrovato l'antico affresco della “Madonna con Bambino e angeli”, che rappresenta la Madonna che riceve in dono da un angelo un cesto di fiori, attorniati da angeli con strumenti musicali che ne cantano le lodi. Si dice che sul viso della Madonna apparvero delle goccioline rosso sangue e ciò diede notorietà al santuario.


Santuario della Madonna delle Grazie, Cherasco - foto Gaia Maccaferri

Infine, non si può passare da Cherasco senza provare uno dei tanti ristoranti che affollano il borgo. La città è rinomata per essere sede dell’Istituto internazionale di Elicicoltura, che promuove un modello di allevamento delle chiocciole ispirato alla natura e alla sostenibilità ambientale, al verde dell’erba fresca e all’azzurro dell’aria aperta. Le chiocciole si possono gustare nelle classiche varianti in umido o alla parigina, oppure con abbinamenti innovativi. 


Chiocciole a Cherasco - foto Gaia Maccaferri

Oltre alle chiocciole, vengono proposte numerose ricette tipiche langhigiane, tutte da provare: battuta al coltello con tartufo, tajarin al ragù di salsiccia di Cherasco al barolo, vitello tonnato, ravioli del plin al sugo di arrosto, torta alle nocciole e bonet.


Menu tipico di Cherasco - foto Gaia Maccaferri

Cherasco rappresenta una tappa fissa per gli amanti del buon cibo, del vino, della storia e della natura, che impreziosiscono la cittadina con infinite sfumature in un’atmosfera senza tempo.