Da diversi anni, Touring Club Italiano mette a disposizione delle aziende la propria esperienza per concretizzare partnership efficaci che abbiano impatti positivi sui territori e le comunità, anche grazie a iniziative di volontariato di impresa. Negli anni scorsi i dipendenti di diverse aziende, affiancati dai soci volontari del Touring Club Italiano, hanno accolto cittadini e turisti nei luoghi Aperti per Voi; negli ultimi mesi, invece, per far fronte alla pandemia, è stato ideato un volontariato di impresa “social". 
 
A partecipare a quest'ultima formula, nel mese di dicembre 2020, alcuni dipendenti del Gruppo Credem: dopo un percorso formativo sul tema del viaggio e del racconto di viaggio, a loro è stato chiesto di realizzare un elaborato sul tema "Passione Italia". Come molti ricorderanno, "Passione Italia" è la campagna lanciata a marzo 2020 con la quale il Touring ha voluto contrapporre alla mappa del contagio la mappa della bellezza italiana; un invito per tutti a “viaggiare da casa”, per scoprire e riscoprire ciò che il Paese ha da offrire. In questo contesto abbiamo chiesto anche ai dipendenti di Credem di raccontarci la loro personale "Passione Italia": un luogo, un'esperienza, un momento da ricordare e da suggerire anche ai lettori. 

Ecco il contributo di Matteo Rossi; tutti gli altri li potete trovare a questo link.

LUGLIO IN PIANURA E UN REFRIGERIO DA OSCAR
di Matteo Rossi

Sono nato e cresciuto in una Provincia, quella di Lodi, in cui tutto è a misura d’uomo. Tutto sembra stare stretto e non appena ho potuto, con l’adolescenza, ho sempre cercato di evadere da questo micromondo con viaggi il più lontano possibile e gite non proprio fuoriporta.

Con l’inizio dell’estate 2020, dopo settimane di paziente lockdown, ho ricominciato a conoscere il mondo a piccoli passi, cercando vicino a me angoli di paradiso di cui avevo sentito parlare ma che ancora non avevo scoperto. Le strade provinciali da queste parti collegano tra loro paesini di poche migliaia di abitanti, e i piccoli centri abitati si alternano con appezzamenti coltivati o incolti che trasformano il paesaggio con il passare delle stagioni.


Camminando presso i fontanili di Capralba - foto di Matteo Rossi
 

In un fine settimana della metà di luglio, quando da queste parti il caldo umido non ti abbandona mai, ti toglie il fiato e ti appiccica i vestiti addosso, mi sono diretto per cercare un po’ di refrigerio verso i fontanili di Capralba, nella vicinanze di Crema. I fontanili sono ambienti creati artificiosamente per gestire e convogliare l’acqua risorgiva in pianura in modo da evitare il ristagnamento delle acque e convogliare l’acqua fresca che arriva dal sottosuolo in un sistema di canali e bacini da utilizzarsi anche ai fini dell’irrigazione.


La polla della risorgiva - foto di Matteo Rossi

Per raggiungere i fontanili Quarantina e Fontanone basta camminare qualche decina di minuti. Lasciato il mezzo nei pressi di una cascina, tra i paesi di Vailate e Filate, inizia un fitto reticolo di stradine di campagna sterrate e polverose delimitate da canali in cui scorre acqua cristallina e campi in cui inizia a crescere il mais. Mentre si cammina, si combatte il sole cocente perdendosi con lo sguardo a osservare libellule e farfalle che volteggiano sul pelo dell’acqua o la meravigliosa vegetazione spontanea che con la sua varietà e i suoi colori costeggia il cammino. Questi angoli di pianura sono stati “celebrati” anche dal regista Luca Guadagnino che con il suo Call Me By Your Name (Chiamami col tuo nome, vincitore di un premio Oscar nel 2018) ha voluto raccontare le bellezze di questi territori ambientando alcune delle scene proprio tra i fontanili del Cremasco.


Il fontanile Quarantina - foto di Matteo Rossi


Fiori di campo - foto di Matteo Rossi

Il fontanile Quarantina è circondato da un bel boschetto dove è possibile stendere una stuoia e crogiolarsi all’ombra delle piante leggendo un bel libro o facendo un picnic. La vera bellezza è però la scoperta, tra la vegetazione, di questa piscinetta con il fondo ghiaioso e l’acqua fresca e cristallina che sgorga copiosa dalle polle risorgive: la profondità varia da poche decine di centimetri al metro, ma la conformazione è sufficiente a permettere di rinfrescare e rigenerare corpo e mente e dimenticare l’inferno umido e afoso circostante.

Poco distante, da vedere, raggiungibile sempre a piedi, vi è anche il Fontanone, altro fontanile il cui “ingresso” è contornato da un meraviglioso fico. 


Il Fontanone - foto di Matteo Rossi

Oltre ai due citati, il territorio di Capralba propone altri fontanili da cercare e scoprire, luoghi nascosti, rinfrescanti e meditativi poco conosciuti e frequentati dal turismo locale. La bellezza ci circonda e la possiamo trovare a due passi da casa: continuiamo a raccontarci queste meravigliose esperienze per non dimenticarle e farle vivere anche agli altri.