Manca poco a Natale e in tutta Italia è tradizione allestire presepi per rievocare la nascita di Gesù. Un’usanza che risale al 1223, quando San Francesco ricreò per la prima volta la sacra rappresentazione all’interno di una grotta vicino a Greccio.

Gli angoli più belli dei borghi fanno da cornice alle statue dei presepi, frutto dell’abilità degli artigiani locali, da ammirare passeggiando nei centri storici addobbati a festa. In altri casi interi borghi diventano teatro di rappresentazioni della Natività. I presepi prendono vita grazie agli abitanti che vestono i panni della Sacra Famiglia e degli altri personaggi per riprodurre l’antica Betlemme. Un salto indietro di millenni reso ancor più suggestivo quando lo scenario è un caratteristico borgo. 

Non esiste periodo migliore per scoprire i borghi Bandiera arancione nel segno della tradizione. Ecco quindi alcuni presepi artigianali o viventi da vedere durante le feste.

A Molveno (TN), splendida località turistica trentina, gli abitanti sono soliti mostrare i propri presepi. Gli angoli più incantevoli ed inesplorati del centro storico, e non solo, ne accolgono circa 70, realizzati utilizzando tecniche e materiali tradizionali o insoliti. Una piacevole passeggiata di più di due ore che, mappa alla mano, conduce alla scoperta della cittadina. I migliori verranno premiati il 6 gennaio nel corso di una serata a cui parteciperanno le grandi voci liriche de La Fenice di Venezia. 
Per tutto il periodo delle festività natalizie verranno organizzate anche numerose manifestazioni ed eventi.
In inverno il paesaggio che circonda il lago di Molveno, più volte premiato come “Il lago più bello d'Italia”, sembra uscito da una cartolina di Natale, con le cime innevate delle Dolomiti che si specchiano nelle acque cristalline. Questa è la magica cornice degli eventi che porteranno nelle vie del centro animazioni per bambini, le melodie popolari e folkloristiche dei pastori e la musica dei Musicanti di San Crispino e della Retro Marching Band, per culminare nella serata di Capodanno e concludersi con l’arrivo della Befana. Info


 

La città murata di Pizzighettone (CR), una delle meglio conservate della Lombardia, dedica una mostra ai presepi nelle antiche prigioni. Fino al 7 gennaio nella cappella affrescata dell’ex carcere sono esposte 50 Natività realizzate con diverse tecniche e materiali dagli artigiani locali. I presepi sono collocati all’interno di una “casamatta” dell’ergastolo istituito dagli austriaci nel 1785. Le grandi camerate in cui erano detenuti i prigionieri vennero ricavate nelle antiche “casematte” che si susseguono all’interno della cinta muraria cinquecentesca. Questi ambienti, unici in Europa, un tempo venivano usati come alloggiamenti militari, postazioni di tiro o magazzini.
Dopo la mostra è possibile visitare il Museo delle arti e mestieri di una volta al cui interno sono esposti presepi a tema con le varie sezioni: il presepe nel mulino, quello nella botte, quello nel tronco ed altri ancora. Sabato e nei giorni festivi sono inoltre organizzate visite guidate alla scoperta della città murata e del Museo delle prigioni.

Per chi non dovesse fare in tempo a visitarla, la mostra riaprirà il 20 e 21 gennaio in occasione degli appuntamenti enogastronomici “Tripa de San Basian” e “BuonGusto d’Inverno”. Info  

Durante le feste il delizioso borgo medievale di Serra San Quirico (AN) si trasforma in un “Paese Presepio”. Il 26 dicembre e il 1 gennaio la Natività rivive sotto le “copertelle”, i camminamenti coperti e porticati a ridosso delle possenti mura che cingono il borgo che ha una caratteristica struttura a forma di nave. 
In questa suggestiva cornice si alternano le scene del presepe vivente che porta l’intero borgo indietro di 2 mila anni, nella Betlemme in cui nacque Gesù, tra antichi romani, pastori e artigiani impersonati da oltre 150 figuranti. La notte del 5 gennaio i Re Magi arriveranno infine alla grotta con i loro doni per il Bambino Gesù. La ricostruzione è frutto di un’accurata ricerca su arti, mestieri, usi e costumi del tempo per conferire alla rappresentazione fascino e verosimiglianza.
Nel centro storico, all’interno della chiesa di San Francesco, è inoltre allestita la “Mostra dei 100 presepi” che testimonia quanto questa tradizione sia sentita nelle Marche.  Info

Il pittoresco borgo di Casole d’Elsa (SI) è teatro di un presepe vivente che ha ricevuto diversi riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale.
Ogni due anni, la cittadina toscana per cinque giorni, a cavallo tra Natale e l’Epifania, si trasforma nell’antica Betlemme. La rievocazione è ambientata nel centro storico dove vengono ricostruiti la piazza del mercato, l’osteria, il caravanserraglio, il lupanare, il palazzo di Erode e le botteghe artigiane dove si può assistere alla filatura, alla colorazione della lana, alla cottura del pane e ad altre attività.
Passeggiando nel borgo non è raro imbattersi in soldati, pastori con i loro greggi ed altri affaccendati personaggi. Alla rappresentazione prendono infatti parte circa 300 figuranti e numerosi animali. Tutta la popolazione partecipa alla manifestazione: chi come comparsa, chi all’allestimento degli arredi e degli scenari e chi dietro le quinte.
Il presepe vivente si snoda lungo un percorso che, passando attraverso vicoli e piazzette, giunge alla capanna della Natività, dove il giorno dell’Epifania arriveranno i Re Magi a dorso di veri cammelli. Tutto è curato nei minimi dettagli per ricreare un quadro realistico e suggestivo della vita quotidiana dell’epoca: gli animali reali, la merce fresca, gli abiti e gli arredi fedeli al periodo storico, la luce fioca delle fiaccole, la musica in sottofondo e gli aromi che si diffondono nell’aria. Info

Ci sono borghi che sembrano presepi a cielo aperto. Questa è l’impressione che si ha osservando Civitella Alfedena (AQ), dall’alto del suo sperone, quando i tetti delle case e le montagne che la circondano sono ricoperti da un candido manto di neve. In questo paesino, il più piccolo del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, in inverno si respira un’atmosfera accogliente e festosa. Fino al 7 gennaio si svolge “Presepe al borgo”: negli angoli più suggestivi del centro storico vengono ricostruite le scene caratteristiche del presepe. Tra le strette viuzze, che separano le casette in pietra grigio chiaro, si incontrano il pastore, il fabbro, il falegname, l’arrotino, il calzolaio e l’intera carrellata di antichi mestieri, fino ad arrivare alla grotta della Natività. La particolarità è che non si tratta di personaggi in carne ed ossa, ma di figure in cartapesta a grandezza naturale. Tutto, dall’abbigliamento alle ricostruzioni degli ambienti, contribuisce a dare la sensazione di trovarsi all’interno di un presepe nel presepe. Info

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