Il Comune di Palena ha deciso di caratterizzarsi per le sue orchidee, con eventi tematici sotto l'egida del comitato scientifico del Parco Nazionale della Majella.

L’invito è anche quello di passare alle osservazioni “sul campo”: l’appuntamento è con escursioni nei siti di presenza delle orchidee, armati di macchina fotografica per “cogliere” la bellezza di questi fiori e del territorio che li ospita, immergendosi nella natura.

Allo stato attuale, le specie segnalate nel territorio del comune di Palena sono 64 tra specie e sottospecie, pari ad oltre il 60% di quelle presenti in Abruzzo e oltre il 35% di quelle italiane, alle quali si aggiungono anche 17 ibridi stabilizzati.

Il territorio di Palena si caratterizza per la sua ricchezza floristica legata alla sua variegata morfologia che trova nel versante orientale della Majella il luogo elettivo per la crescita di varie orchidee termofile appartenenti al genere Ophrys. E’ sorprendente notare come un’area che rappresenta appena lo 0,03% dell’intero territorio italiano possa ospitare oltre il 15% della sua flora, a evidente dimostrazione dell’elevata biodiversità locale. Inoltre, la flora palenese costituisce circa il 57% della flora dell’intero Comprensorio del Parco Nazionale della Majella e circa il 35% della flora regionale dell’Abruzzo. Questo è possibile grazie ad una diversità di fattori quali il modesto disturbo antropico, la varietà del paesaggio vegetale, le eterogeneità climatiche e ambientali.

Una visita in questo territorio, dunque, potrà essere arricchita dalla vista di questi meravigliosi fiori.

UN PO' DI STORIA

Khaled Hosseini scrive: “La bellezza è un dono gigantesco, immeritato, dato a caso, stupidamente”. Ne è un esempio il mito di Orchis, figlio di una ninfa e di un satiro, bellissimo ma arrogante e superbo, convinto di poter fare tutto ciò che voleva, soprattutto con le donne. Invitato ad una festa dal dio Dioniso tentò di insidiare una delle sue sacerdotesse, compiendo un sacrilegio. Orchis pensava di passarla liscia ma non fu così: una delle tre Moire, le figlie di Zeus, lo punì facendolo divorare da belve feroci. Tuttavia, gli dei dell’Olimpo, impietositi, fecero spuntare dai resti di Orchis una pianta esile e modesta, l’orchidea, antitesi del suo corpo esuberante, ma che nelle radici conservava il ricordo delle parti anatomiche maschili che erano state la causa della sua fine.

Nomi che rievocano miti Greci e Romani sono così comuni e diffusi tra le specie di piante che per i botanici deve essere difficile non pensare a quelle storie, e così il fascino della mitologia si lega indissolubilmente all’universo vegetale; ne è un esempio il mito di Orchis, così come quello di Narciso, vittima anch’egli della propria bellezza.

Ma l’archetipo di Orchis è solo il pretesto per parlare di un fiore bellissimo e seducente: l’orchidea. Pensando a questi fiori, facciamo immediatamente riferimento alle specie tropicali, ma non esistono solo quelle, infatti, molte orchidee vivono spontanee anche nei boschi e nei pascoli europei, e si possono vedere in fiore in genere nei mesi primaverili. Le orchidee si possono incontrare inaspettatamente in una passeggiata primaverile in montagna, molto spesso mimetizzate nell’erba dei pascoli e nei boschi.

La loro bellezza, i colori, i profumi, le suggestioni che evocano hanno un nome: Palena; infatti, Ophrys x Palenae, è proprio il nome dell’ibrido di orchidea rinvenuto nel territorio del comune di Palena. Imbattendosi in articoli sulle specie italiane di orchidee spontanee, vi potrà capitare, con riferimento alle orchidee dell’Abruzzo ed in particolare di Palena, di trovare spesso l’indicazione “molto rara” o “rara ed endemica”, così come vi potrà capitare di trovare suffissi che fanno riferimento a luoghi, ad esempio “majellensis”, dal nome del massiccio montuoso che sovrasta Palena (la Majella) dove è stata rinvenuta per la prima volta questa specie; questo a significare l’importanza rivestita da questo territorio per gli orchidologi e gli appassionati europei che in primavera vi si recano numerosi armati di macchine fotografiche e taccuini. Palena, infatti, è uno dei pochissimi luoghi in Europa a dare ospitalità in maniera così significativa a piante all’apparenza semplici, ma dalla biologia complicata, tanto da rappresentare le piante più evolute esistenti.