Custodire è da sempre la missione dei Francescani in Terra Santa. I Francescani dal 1219 custodiscono il Santo Sepolcro a Gerusalemme. Ed è dall'epoca delle Crociate che custodiscono e tutelano i cristiani in tutto il Vicino Oriente. Dal 2015 custodiranno fisicamente – cosa che in parte già fanno – anche la memoria storica della presenza cristiana in quello che è oggi lo Stato d'Israele e i Territori Palestinesi. Lo faranno grazie alla creazione del Terra Sancta Museum, una grande struttura museale di oltre 2500 metri quadrati che proporrà ai visitatori (se ne aspettano 5 milioni l'anno) il tema della storia cristiana e francescana in Terra Santa. Articolando due millenni di storia in tre musei (archeologico, multimediale e storico) tutti con un forte intento didattico. Musei che saranno distribuiti in due sedi espositive, il Convento della Flagellazione, posto all'inizio della via Dolorosa, e il convento di San Salvatore, che oggi ospita la sede della Custodia.

«Il progetto nasce dal desiderio più generale di investire sulla cultura e sulla storia, ma anche da un desiderio più nascosto di conoscere il nostro passato, per avere un migliore senso di appartenenza, una identità più definita. A Gerusalemme questa necessità si percepisce in maniera evidente» ha spiegato al Franciscan Media Centre il Custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa. Per questo oltre a esporre tutti i reperti archeologici scavati dai padri che si sono succeduti allo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, una parte del museo sarà dedicata alla ricostruzione della storia dei Francescani della Custodia di Terra Santa, che dal 1217 sono presenti nell'antica Palestina. E dal 1219, quando San Francesco incontrò il Sultano Malik Al Kamil, hanno in affido i luoghi santi e si occupano dell'accoglienza dei pellegrini che arrivano a Gerusalemme.

«Il museo sarà fonte di sviluppo sociale o economico anche per la popolazione locale. Musei, archivi, biblioteche, non sono solo depositi dove si mette materiale, ma sono istituzioni culturali che hanno una conseguenza economica e creano opportunità di lavoro anche per la comunità residente, non solo di religione cristiana. Questo d'altro canto è uno dei compiti che la Custodia assolve da diversi secoli in questo territorio. (…) l'idea è di continuare a portare avanti questo legame, questa relazione – anche economica – con questa terra» precisa il Custode.

Ma per fare tutto questo servono soldi. Il costo complessivo dell'operazione è di circa 4 milioni di euro, di cui un milione coperto dalla Custodia. Il resto deve essere trovato. Per questo la Custodia cerca sostenitori – privati, aziende o associazioni – che siano disposti a fare la loro parte per rendere possibile la costruzione del Terra Sancta Museum.

Info: www.terrasanctamuseum.org