RisorgiMarche nasce dalla volontà di contribuire alla rinascita di una terra messa in ginocchio dalle scosse sismiche registrate l’anno scorso in centro Italia. Il solo territorio marchigiano rappresenta il 57 per cento del totale delle aree colpite: il numero degli sfollati pari a 32 mila persone, 131 comuni coinvolti su 229, interessato il 30 per cento dei lavoratori e il 24 per cento delle imprese, quasi 1.000 chiese lesionate, 2.600 le opere d’arte gravemente danneggiate. Cifre impressionanti".
Così ha detto e scritto Neri Marcorè presentando Risorgimarche, il festival da lui stesso ideato per contribuire al rilancio economico, turistico e sociale di tutti quei territori marchigiani colpiti e che ancora stentano a ripartire. Dal 25 giugno al 3 agosto, sono in programma 13 concerti in altrettanti centri colpiti dal terremoto, nelle province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno: celebri i nomi coinvolti, bellissimi i luoghi dove si esibiranno, importantissimo il segno voluto dare da Marcorè per abbracciare tutte le comunità che sono state costrette a cambiare vita e prospettive da un giorno all’altro. 
IL RACCONTO DI MARCORÈ
"Ero stato ad Arquata i primi di settembre scorso per cercare di capire quale tipo di sostegno concreto potevo portare ai cittadini dell’alto Tronto" ha detto Marcorè "ma dopo la seconda, violenta scossa del 30 ottobre, mi sono reso conto che se volevo intraprendere un’iniziativa, questa doveva abbracciare tutte le comunità interessate, avere un respiro più ampio di una semplice, per quanto utile, raccolta fondi. Da allora ha cominciato a prendere forma e corpo l’idea di un festival diffuso nel territorio che potesse richiamare gente da tutta Italia, e magari stranieri, ed è stato naturale pensare al coinvolgimento di artisti di grande levatura, amici di comprovata sensibilità e generosità - tant’è che hanno aderito immediatamente - che rappresentano il cuore di RisorgiMarche".
Ecco quindi i nomi di Niccolò Fabi, Malika Ayane, Daiana Lou, Ron, Enrico Ruggeri, Paola Turci, Samuele Bersani, Luca Barbarossa, Fiorella Mannoia, Bungaro, Brunori Sas, Daniele Silvestri, Gnu Quartet, Form, Francesco De Gregori. Tutti artisti - importante dirlo - che si esibiranno gratuitamente: anche i concerti, previsti tutti per le ore 17, saranno gratuiti
IL RISPETTO DELL'AMBIENTE
Il paesaggio, la natura, l’ecologia sono il terzo cardine del festival: i concerti infatti si svolgeranno in siti suggestivi, su prati panoramici tra i più belli delle Marche. In quasi tutti i casi la scenografia sarà rappresentata dalla cornice dei Monti Sibillini, confidando nel meteo (il sole pomeridiano delle ore 17 dovrebbe garantire emozioni!). Importante sottolineare quattro aspetti:
1. il bassissimo impatto ambientale: non ci sarà infatti bisogno di luci artificiali e l’energia per la strumentazione sarà garantita da accumulatori;
2. i veicoli a motore verranno lasciati a debita distanza, fuori portata; spesso si dovrà camminare o pedalare per raggiungere il luogo dello spettacolo insieme alle altre persone;
3. la capienza illimitata: trattandosi di prati, i posti non saranno numerati né tanto meno potranno esaurirsi. Bisognerà solo munirsi di plaid o cuscini per sedersi sull’erba;
4. la sicurezza: i luoghi prescelti sono spazi aperti, senza barriere se non naturali, accessibili fin dal mattino e godibili, volendo, anche dopo la fine del concerto".
"Una scommessa personale, per la quale chiederò la complicità del pubblico" ha concluso Marcorè "sarà quella di lasciare i prati dei concerti puliti come sono stati trovati; le aree saranno munite di appositi contenitori diversificati ma, nel caso, gli stessi zainetti e borse che conterranno acqua e panini potranno benissimo custodire anche le bottiglie vuote e i sacchetti accartocciati. RisorgiMarche offrirà una piccola ma significativa opportunità di visibilità a tutti quei produttori locali e artigiani che hanno dovuto interrompere o ridurre la propria attività commerciale in seguito al sisma: potranno esporre e vendere i loro prodotti in apposite aree attrezzate, allestite in punti strategici, a ridosso o nel paese del comune di riferimento del concerto, comunque non troppo lontane dai parcheggi".
IL CONTRIBUTO TOURING

Anche il Touring Club Italiano è tra i sostenitori dell'evento. “Con questa partecipazione, e con tante altre, vogliamo testimoniare il nostro impegno a recuperare l’eredità storica, culturale e identitaria, materiale e spirituale, di una terra ferita - afferma Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano. Con ogni mutilazione apportata al nostro territorio vengono a mancare i segni della nostra stessa civiltà europea e mediterranea. Abbiamo il dovere di partecipare in modo convinto e generoso alla rinascita delle nostre comunità colpite dal terremoto”.
Tra le tante attività a favore del patrimonio culturale e storico italiano, il Touring da circa vent’anni seleziona e certifica con la Bandiera Arancione i borghi eccellenti dell’entroterra italiano. Nelle Marche i borghi certificati sono 21, tra questi, 6 nella provincia di Macerata, sono stati colpiti duramente dal terremoto del 2016: Visso; Sarnano; San Ginesio; Camerino; Pievebovigliana; Urbisaglia. Il Touring è impegnato a sostenere qualunque iniziativa volta a far ripartire il turismo in queste splendide zone, perché la vita possa riprendere e dall’emergenza nasca un piano di sistema per il futuro.

IL PROGRAMMA

* Ndr. Nella descrizione dei luoghi, alcune delle attrazioni citate potrebbero essere inagibili a causa del sisma. 
Tutti i concerti avranno luogo alle ore 17 e saranno a ingresso gratuito.

 
Domenica 25 giugno
Niccolò Fabi e Gnu Quartet
Arquata del Tronto, Spelonga (Ap)
Arquata del Tronto è l’unico comune d’Europa compreso tra due parchi nazionali: quello dei Monti Sibillini e quello del Gran Sasso e Monti della Laga. Il monumento più importante è la Rocca. La frazione Spelonga è nota in quanto gli abitanti parteciparono nel 1571 alla battaglia di Lepanto: riuscirono a strappare a una nave turca il Drappo, una bandiera da combattimento con stemma musulmano, che riportarono in patria come straordinario cimelio di partecipazione e di vittoria, tuttora ivi conservata. Di grande valore ambientale è la località Forca di Presta, un valico che segna il confine tra le Marche e l’Umbria, che sorge a 1.550 m s.l.m. ai piedi del Monte Vettore e in cui può essere praticato lo sci nella stagione invernale, anche grazie ai 25 km di piste e ai moderni impianti di risalita. È inoltre rilevante per gli itinerari escursionistici praticabili nell’area.
Venerdì 7 luglio
Malika Ayane
Cingoli, Domus San Bonfilio (Mc)
Il comune di Cingoli è denominato “Balcone delle Marche” per la sua splendida posizione panoramica. Custodisce rilevanti testimonianze storiche e artistiche, quali, in primis, la grande tela della Madonna del Rosario di Lorenzo Lotto (1539). È circondato da mura castellane di origine medievale e nel centro storico si trovano palazzi nobiliari dai colori caldi e dai portali rinascimentali. Numerose sono le chiese da visitare. Nel territorio, nel sito di Moscosi, sono stati rinvenuti degli interessanti reperti archeologici risalenti all’età del Bronzo, che sono esposti sia nel locale Museo Archeologico sia nel Museo Archeologico Nazionale delle Marche di Ancona. Rientra nel suo territorio il lago di Castreccioni, il più grande bacino artificiale della regione Marche, dove sono disponibili dei servizi per i visitatori, compreso un parco avventura. 
Sabato 8 luglio
Daiana Lou
Montegallo, Propezzano (Ap)
Montegallo è un comune del parco nazionale Dei Monti Sibillini situato alle pendici nord-orientali del monte Vettore. È costituito da numerose frazioni. In passato appartenne ai monaci di Farfa, ai quali si deve l’edificazione della chiesa di Santa Maria in Lapide. Grazie alla sua posizione di collegamento delle zone pedemontane, quali Amandola, Montemonaco e Montefortino, fu una zona di transito per pastori e commercianti che assicurarono una fonte di reddito a tutta la popolazione. Nell’architettura sono ancora visibili le tracce lasciate dai monaci benedettini che vi si stabilirono prima della nascita dei Comuni. Il territorio montano è molto apprezzato per i frutti del bosco e sottobosco e per i prodotti tipici, quali formaggio pecorino, i salumi e il miele.
Domenica 9 luglio
Ron
Bolognola (Mc), Pintura di Bolognola
A Bolognola, comune rientrante nel territorio del parco nazionale dei Monti Sibillini, si trovano le sorgenti del fiume Fiastrone. È costituito da tre nuclei abitati risalenti al Medioevo (Villa di Mezzo, Villa da Capo e Villa da Piedi) ciascuno dei quali presenta un proprio piccolo spazio pubblico, in cui si trovano una chiesa, una casa nobiliare e una piazza. Notevoli anche le testimonianze artistiche, quali l’affresco intitolato Madonna in trono con Bambino tra Angeli musicanti e Santi, una bellissima opera di Giovanni Antonio da Bolognola proveniente dall’edicola Malvezzi di Villa da Capo (Camerino, Musei Civici). Dal punto di vista naturalistico si ricorda la forra dell’Acquasanta, con l’omonima e splendida cascata naturale, posta sotto la vetta più alta nel suo territorio, il Monte Rotondo. Rilevanti sono gli impianti sciistici aperti, in presenza di neve naturale, nella stagione invernale, situati nella località Pintura (nella foto sotto, di sibilliniweb).

Mercoledì 12 luglio
Enrico Ruggeri
Amandola, Campolungo (Fm)
Amandola è un comune situato sul versante orientale del parco nazionale dei Monti Sibillini, di cui fa parte. È un piccolo centro medievale, uno dei più importanti nel territorio del parco, molto rilevante dal punto di vista naturalistico, grazie alla varietà e alla bellezza del paesaggio, caratterizzato da aspre montagne, valli e piccoli borghi. Il centro storico si sviluppa su tre colli e presenta architetture civili e religiose, tra cui la chiesa di S. Francesco che conserva un monumentale Christus Tripumphans. Il più antico centro sociale e religioso della località è Piazza Umberto I, o Piazza Alta, attorno al quale si possono vedere il teatro storico “La Fenice” con l’attiguo torrione del Podestà del Quattrocento. È apprezzata dagli amanti del ciclismo e dell’escursionismo e il lago di San Ruffino rappresenta un’ulteriore risorsa per gli amanti dell’aria aperta. 
Giovedì 20 luglio
Paola Turci
Fiastra/Sarnano, piani di Ragnolo (Mc) 
Gli straordinari Piani di Ragnolo, una delle zone più belle dei Monti Sibillini, insistono sui Comuni di Fiastra e Sarnano e sono una meta molto conosciuta dagli amanti dello sci da fondo (sono presenti cinque anelli, per un totale di 22 km di percorso) e delle passeggiate. Qui, in tarda primavera, possono fiorire fino a cinquanta tipi diverse di orchidee. Questo luogo, che fa parte del Grande Anello dei Sibillini, può essere visitato in qualsiasi stagione. 
Domenica 23 luglio
Bungaro
San Ginesio, Monte Rocca Colonnalta (Mc)
San Ginesio è un comune situato a ridosso del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Per l’ampio panorama che offre è stato denominato “il balcone dei Sibillini”.  Il suo nome deriva dal martire cristiano, le sui spoglie sono conservate nella Collegiata, principale monumento del borgo, di fondazione romanica e con facciata tardo gotica, al cui interno sono conservate preziose opere d’arte. Rilevanti sono poi la Pinacoteca Gentili, dove è custodito il patrimonio artistico, antico e moderno, di San Ginesio e l’Archivio Storico giunto intatto dal 1199. L’impianto urbano medievale è racchiuso da un’ampia cerchia di possenti mura che conservano ancora camminamenti di ronda, feritoie e torrioni. Nelle vicinanze si può visitare l’eremo di San Liberato, situato nell’omonima frazione, fondato alle falde del Monteragnolo dai Signori di Brunforte e dove sono conservate le spoglie di frati francescani.
Martedì 25 luglio
Samuele Bersani
Apiro, Pian dell'Elmo (Mc) 

 
Giovedì 27 luglio
Daniele Silvestri
Montefortino, Rubbiano (Fm) 
Montefortino è un comune collinare del parco nazionale dei Monti Sibillini. Offre una vista spettacolare del monte Priora (2332 m) e del monte Sibilla (2173 m). Il caratteristico centro medievale fu costruito allineando vie e case lungo semicerchi concentrici che rendono conica la forma dell’impianto urbano. Si può riscontrare la presenza di porzioni di mura castellane con alcuni torre di avvitamento e tre porte d’ingresso, caratteristiche di quel tempo. In centro si erge Palazzo Leopardi, sede del Museo Pinacoteca Civica Fortunato Duranti, considerato una piccola Louvre. Conserva opere di grande valore, che coprono un vasto arco temporale che va dal gotico al neoclassico. Degna di nota è poi l’antichissima pieve di Sant’Angelo in Montespino, situata a oltre 800 metri s.l.m.
Domenica 30 luglio
Fiorella Mannoia e Luca Barbarossa
Camerino, Morro (Mc) 
Camerino è situata su un colle tra le valli del Chienti e del Potenza, chiusa dai Monti Sibillini e dal Monte San Vicino. Conobbe un periodo di grande sviluppo e prosperità sotto la signoria dei Da Varano del cui ducato fu capitale dal Duecento al Cinquecento circa. Sono ancora presenti le rocche che svolsero una funzione difensiva, quali la Rocca d’Ajello e la Rocca Varano. È un’importante città d’arte con importanti musei quali la Pinacoteca e il Museo diocesano dall’antico impianto medievale che vanta la Bandiera Arancione. Il Palazzo Ducale è sede della prestigiosa e antica Università. Gli edifici religiosi più importanti sono la Basilica di San Venanzio, dedicata al patrono, e la Cattedrale. Vasto è il patrimonio artistico e culturale della città, e, tra le altre opere, si ricorda la pala d’altare “Apparizione della Vergine a San Filippo Neri” di Giambattista Tiepolo, unica opera del pittore veneto presente nel Centro-Italia.
Lunedì 31 luglio
Brunori Sas
Montemonaco, Foce (Ap)

Montemonaco è situato nell’Appennino marchigiano, alle pendici orientali del parco nazionale dei Monti Sibillini. Suggestivo è il panorama sui massicci del Monte Vettore e del Monte Sibilla. Fu fondato da monaci benedettini che diedero un forte impulso alle attività e all’organizzazione del territorio. Vi si può visitare il Museo della Grotta della Sibilla, un museo che valorizza la storia anche mitologica, leggendaria del luogo. Secondo la leggenda, infatti, il comune era chiamato Mons Demoniacus, in quanto era meta di negromanti, maghi e stregoni. Vi venivano praticati culti pagani legati alla grotta della Sibilla e al lago Pilato. Dalla frazione Foce ci si può avviare per raggiungere il lago di Pilato, l’unico bacino naturale delle Marche e di origine glaciale (1.940 m. s.l.m.). Nelle leggende medievali esso divenne il lago in cui furono gettate le spoglie del proconsole romano che lasciò crocifiggere Gesù.
Mercoledì 2 agosto
Max Gazzè
Sefro, Altopiano di Montelago (Mc) 
Sefro è immerso tra i boschi nell’entroterra maceratese ed è completamente circondato dagli Appennini. Di grande interesse è l’Altopiano di Montelago, formato da due piccoli altipiani carsici. Uno di questi ha degli inghiottitoi in cui durante le rigide notti invernali si forma un laghetto spesso ghiacciato. Vi si trova la Torre Varano, che è ciò che è rimasto del castello medievale che ospitò i Varano, signori di Camerino, dopo il sacco della città di Camerino nel 1259 a opera dei ghibellini. A Giulio Cesare da Varano è attribuita, dopo il 1458, la bonifica del piano superiore dell’Altopiano di Montelago e del lago residuo che consentì un intensivo sfruttamento agricolo della piana fino agli anni Settanta. Di notevole interesse naturalistico è poi la stretta e lunga Valle della Scurosa, dove è presente un’interessante faggeta.
Giovedì 3 agosto
Francesco De Gregori con Form e Gnu Quartet
Visso, Santuario di Macereto (Mc) 
Visso è situato nel cuore del parco nazionale dei Monti Sibillini. Il centro storico riflette la ricca storia del luogo. Agli edifici di origine medievale si affiancano palazzi rinascimentali impreziositi da raffinati dettagli. Vi nacque Paolo da Visso. Tra gli altri edifici, si ricorda Palazzo Leopardi, residenza estiva di parenti e familiari di Giacomo Leopardi. La località è altresì sede del Museo dei Manoscritti Leopardiani. Inoltre Palazzo Varano fu residenza nobiliare dei duchi Varano di Camerino. Celebre è il Santuario di Macereto, situato a 9 km dal centro, in posizione isolata e suggestiva. Eretto in forme bramantesche nella prima metà del XVI secolo presenta affreschi di Simone De Magistris. Di grande pregio sono i formaggi e i salumi lavorati e venduti localmente.