Un luogo magico. Uno di quelli che il mondo ci invidia. Il Pian Grande di Castelluccio, al confine tra Umbria e Marche e all'interno del parco nazionale dei Monti Sibillini, è l'essenza del paesaggio italiano, dove natura e uomo convivono da secoli e insieme realizzano uno spettacolo che non ha eguali al mondo.
L'avrete visto in tante fotografie, in tanti filmati: eppure ammirare il Pian Grande con i propri occhi è un'esperienza ancora più emozionante, da provare una volta nella vita. Gli eventi sismici del 2016 hanno purtroppo scalfito la sua perfezione: aspettando che si possa tornare a godere della sua bellezza, vi raccontiamo e vi facciamo vedere perché questo luogo è così speciale.
LA MAGIA DEL PIAN GRANDE
La magia di Castelluccio e del suo Piano deriva innanzitutto dalla sua posizione: un grande pianoro completamente circondato da montagne, ma montagne dolci, gentili ricoperte di prati. Quando lo si scorge per la prima volta, arrivando da Norcia, dopo una strada fatta di tornanti che sembrano non finire più, si rimane a bocca aperta: perché il piano - con il paese di Castelluccio di Norcia laggiù in fondo, quasi a fargli da guardia -  compare all'improvviso, senza alcuna avvisaglia. La visione dall'alto è bellissima, l'aria dei 1500 metri è sempre frizzante, si viene presi da un entusiasmo inconsueto. Poi si ha subito voglia di andare a vedere da vicino, e si scende.
Il secondo motivo della magia di Castelluccio è che il panorama continua a cambiare. Con le stagioni, soprattutto, ma anche con le settimane, i giorni, le ore del giorno. In ogni momento i colori sono diversi, le forme assumono contorni diversi, le emozioni sono diverse. Ogni visita non è mai uguale.
Nel piano, per oltre 2000 ettari, sono seminate ogni anno le rinomate lenticchie igp, piccole e saporite: la loro fioritura, che riempie di giallo il pianoro, è straordinaria. Ma sono altrettanto straordinarie le fioriture che vengono prima e dopo le lenticchie: perché nel Piano crescono fiordalisi, papaveri, ranuncoli e mille altri fiori selvatici. Tra giugno e luglio il clou, anche se ogni anno è diverso: non si può mai dire con precisione quando avverrà la fioritura più bella, quella più spettacolare. 
UN FOTOGRAFO INNAMORATO
"La prima volta, sono arrivato per sbaglio: dovevo andare in Norvegia e per una casualità sono arrivato a Castelluccio. Da allora, la fioritura della piana esercita su di me un influsso potente e magnetico, come quello della luna sulle maree: ogni anno, ciclicamente, devo tornare a bagnarmi in questi colori, devo immergermi in questa luce che non ha eguali al mondo". Così dice il fotografo trentino Pierluigi Orler, l'autore delle immagini di questa pagina.
"A questo richiamo rispondo aprendo l’ottica della mia macchina fotografica. Cerco di catturare il momento in cui la monotonia dei pascoli viene spezzata da un mosaico di toni che vanno dal giallo delle lenticchie, al rosso dei papaveri, per arrivare fino al blu lapislazzuli dei fiordalisi. Un mare che si accende sotto gli spiragli di luce che filtrano dalle nuvole, si incendia nel rosso del crepuscolo, o assume delicate sfumature di pastello nella nebbia del mattino. Questi colori mi sono entrati dentro, e come un pittore ho voluto trasformarli in sinuose pennellate cromatiche".
"Il mio percorso si intreccia con quello delle persone che abitano questi luoghi e li rendono unici, coltivandone la bellezza" continua Orler. "Agricoltori, ma anche botteghe artigiane e operatori turistici. L’anno scorso, all’improvviso, il terremoto: con la sua cieca brutalità ha fatto irruzione in questa composizione serena e ordinata, l’ha ribaltata sottosopra colpendo al cuore un’intera comunità. Uno sconvolgimento che mi ha toccato profondamente. Per questo ho deciso di contribuire, a modo mio, a diffondere la conoscenza di questa terra ferita, che nonostante tutto continua a fiorire di bellezza e di idee, preparando la sua stagione di rinascita". 

Non possiamo che essere d'accordo con Orler: la rinascita passa attraverso dalla conoscenza, dalla condivisione, dall'impegno. Anche noi invitiamo a tornare a Castelluccio - appena sarà possibile - ad ammirare la fioritura, ad assaporarne la sua magia. E a dare una mano concreta, attraverso la presenza turistica, alle comunità colpite dal sisma.

LA MOSTRA A BOLOGNA
Le fotografie in questa pagina sono esposte a Bologna nella mostra "Frammenti di bellezza: Castelluccio del cuore". Si tratta di un evento organizzato al Grand Hotel Majestic (già Baglioni) in occasione del G7 Ambiente in programma nel capoluogo emiliano. Promotori, il Centergross con il sostegno di Ascom Bologna, CAAB e del Grand Hotel Majestic “già” Baglioni / Gruppo Duetorrihotels. Le immagini resteranno in esposizione fino al 5 luglio 2017.
“Non a caso il periodo della mostra coincide con due grandi appuntamenti – il G7 Ambiente a Bologna e la Giornata Mondiale dell’Ambiente – che ci ricordano l’importanza di tutelare il nostro territorio, nel rispetto della natura e dell’uomo” commenta la Presidente del Centergross, Lucia Gazzotti: “L’Italia è un Paese straordinario, con bellezze naturali e artistiche che tutto il mondo ci invidia: il nostro Centro ha l’onore di promuovere un’iniziativa che mette in primo piano, attraverso le immagini di Orler, il fascino e la forza di Castelluccio. Come Centergross, teniamo particolarmente a sostenere iniziative che mettono al centro la dignità della persona e il valore della solidarietà”.
INFORMAZIONI
A oggi. le strade per Castelluccio di Norcia e per il Pian Grande sono tutte chiuse al pubblico, sia dal versante umbro sia da quello marchigiano, a causa dei danni provocati dal sisma. Già nel weekend del 2-3 luglio alcuni turisti hanno potuto visitare il Pian Grande grazie a un servizio navetta da Norcia. Ci si aspetta la riapertura della viabilità per il weekend dell'8 luglio: vi informeremo quando sarà possibile.