Meno male che ci sono gli stranieri, viene da dire. Meno male che non si stancano di venire in vacanza in Italia e meno male che non si stancano neanche di spendere. Anzi, lo fanno a piene mani e quasi senza ritegno. E' questo che emerge da una doppia ricerca condotta dal Centro studi del Touring Club Italiano e da Global Blue, azienda che opera nel settore del tax free, ovvero del rimborso dell'Iva spesa cui hanno diritto i turisti provenienti dai Paesi extra-Ue per le spese superiori ai 155 euro.

La spesa dei viaggiatori provenienti da Paesi extra-europei (che rappresentano l'8,9% dei turisti che arrivano nel nostro Paese) nel 2012 è infatti cresciuta del 4,6%, mentre se guarda solo alla spesa tax free l'aumento è addirittura del 30%. Merito soprattutto del turismo russo, il cui arrivo è in costante, progressiva crescita, al punto che oramai rappresenta il nostro secondo mercato (4.2 milioni di pernottamenti), dietro quello americano (11milioni) e davanti al giapponese (2,6 milioni), tradizionale mercato di incoming per l'Italia ma che sconta un decennio di crisi economica e catastrofi assortite. A far la parte del leone come destinazione shopping è ovviamente Milano, dove si concentra il 35% di tutti gli acquisti tax free, seguita da Firenze e Roma. Ma non vanno male anche le destinazioni estive, come la Riviera Romagnola e la Versilia, dove durante la bella stagione arrivano in massa i russi che trainano gli acquisti soprattutto di beni di lusso.

“I Paesi extraeuropei – ha spiegato il presidente del Touring Club Italiano Franco Iseppi durante la presentazione di martedì 27 novembre - sono un mercato di riferimento che a nostro parere dovrebbe ricevere la massima attenzione. L’Italia è una destinazione affermata come è affermato il nostro made in Italy che non si limita, e non deve essere limitato, al settore della moda ma significa anche e soprattutto stile di vita, cultura, paesaggio ed enogastronomia". Un mercato, quello dei turisti extra Ue, in continua crescita: dal 2000 al 2010 secondo l'Istat gli arrivi di turisti dai Paesi extra Ue sono cresciuti del 37%, passando da 24 milioni di presenze a oltre 33 milioni. Merito senza dubbio della crescita economica di Paesi come Russia, Cina e Brasile, i cui cittadini si sono affacciati solo in questi anni al mercato dei viaggi. Sono soprattutto i russi a spendere, con oltre il 26% di tutti gli acquisti tax free, ma anche i Paesi asiatici (Cina e Hong Kong su tutti) non disdegnano gli acquisti. Segno che il made in Italy tira sempre e comprarlo a domicilio è un ulteriore garanzia di qualità. Soprattutto per chi viene da molto lontano.