Tra il 7 e l’11 settembre il Centro Studi TCI ha realizzato una survey on line con la community Touring – oltre 300mila persone che condividono contenuti, proposte e valori della nostra associazione – per fare emergere le tendenze del turismo nell’estate 2023. Sono stati 4.300 i questionari compilati.
Una community che non rinuncia al viaggio
La community on line che Touring ha costruito negli anni manifesta tradizionalmente una spiccata vocazione per i viaggi: anche nell’estate 2023 la quasi totalità – circa il 94% (percentuale che è tornata ormai ai livelli pre-pandemia) – ha fatto almeno una vacanza tra giugno e oggi, in linea con quanto emergeva dall’indagine previsionale di giugno (il 93% aveva dichiarato infatti che sarebbe partito “certamente” o “probabilmente”). Chi è restato a casa l’ha fatto soprattutto per problemi personali e, in seconda battuta, per motivi economici.
UN’ESTATE DOMESTICA (69%) MA CRESCE LA VOGLIA DI ANDARE ALL’ESTERO (31%)
L’Italia è la destinazione di viaggio preferita dai connazionali per le vacanze estive 2023 (69%) anche se la differenza rispetto agli anni precedenti è evidente (Fig. 1): progressivamente il dato si sta riavvicinando a quello pre-pandemia (63% nel 2019). Chi ha scelto l’estero (31%), ha viaggiato soprattutto in Europa (26%), il 2% ha optato per le Americhe, circa l’1,5% per Africa-Medio Oriente e una quota analoga per Asia-Pacifico. Rispetto alla ricerca di giugno 2023 sulle intenzioni di viaggio in cui il 66% della community aveva dichiarato che sarebbe restato in Italia, la quota effettiva delle vacanze domestiche è stata superiore di tre punti percentuali. Scendendo nel dettaglio, le regioni più frequentate sono state Trentino-Alto Adige (15%), Puglia (12%), Sardegna (10%) e Toscana (9%). Si conferma nell’estate 2023 un certo interesse – probabile eredità del periodo pandemico – per le vacanze di breve raggio: il 37% dei rispondenti, infatti, afferma di aver trascorso le vacanze all’interno della regione di residenza oppure in una limitrofaAll’estero, pur con numeri più contenuti, il Paese più scelto è stato la Francia (19%), che precede la Grecia (15%), seguita da Spagna (13%) e Germania (7%), che supera la Croazia.
MARE AL PRIMO POSTO, MONTAGNA, VIAGGI ITINERANTI E CITTÀ D’ARTE IN CRESCITA
Se si guarda alla tipologia di vacanza (Fig. 2), quella sole&mare è la preferita (42%) anche nell’estate 2023 e presenta dati ancora superiori, seppur di poco, rispetto al periodo pre-pandemia.
Al secondo posto tra le tipologie di viaggio c’è la montagna (19%) in lieve crescita rispetto al 2022 e tuttora al di sopra delle percentuali del 2019. Con una quota analoga continua il recupero dei viaggi itineranti in auto, moto e camper (19%) anche se non sono tornati ai livelli pre-pandemia. Si conferma, almeno rispetto ai dati pre-Covid, una certa rilevanza dei borghi e dell’entroterra (4%) e l’ulteriore recupero delle città d’arte (7%) che non si sono riallineate però ai dati 2019.
Per quanto riguarda la scelta delle destinazioni, si registra nella community Touring un’ampia quota di repeaters (62%), ovvero di persone che sono già state almeno una volta nelle mete dell’estate 2023.
TURISMO LENTO: ANCORA UNA NICCHIA MA IN POCHI SONO ALLA PRIMA ESPERIENZA E CRESCE IL RICORSO ALLE AGENZIE
Abbiamo fatto poi uno specifico approfondimento sul turismo lento, ovvero sulle vacanze che sono effettuate prevalentemente a piedi, in bicicletta oppure utilizzando mezzi di trasporto lenti (es. a cavallo, in barca a vela ecc.). Si tratta di esperienze, non certamente di massa, ma che hanno avuto una crescente popolarità soprattutto durante il periodo pandemico. Dal punto di vista dell’incidenza percentuale sui viaggi estivi della community Touring, si tratta di un turismo ancora di nicchia (2%) che però sembra consolidato nel tempo.
La quasi totalità (93%) di chi ha fatto un viaggio lento nell’estate 2023 infatti non è alla prima esperienza, si è spostato perlopiù a piedi (46%), con altri mezzi lenti (29%) o in bicicletta (25%). Poco più di un turista lento su tre (34%) ha seguito un percorso già noto assimilabile a un prodotto turistico specifico – come ad esempio la Via Francigena – mentre la restante quota ha optato per itinerari diversi, non necessariamente conosciuti o predefiniti. Dal punto di vista operativo, la vacanza è stata organizzata autonomamente (76%) mentre la quota di coloro che si sono rivolti anche a un’agenzia (24%), pur bassa, è interessante perché in crescita rispetto a una rilevazione analoga condotta nel 2019 dal Centro Studi TCI sempre sulla community Touring: in quell’occasione era emerso un dato inferiore (18%), a indicare probabilmente che in questi anni è aumentata l’offerta di servizi per il turismo lento o che è cresciuto il bisogno da parte dei viaggiatori di un supporto professionale.
Considerando le motivazioni che spingono le persone a partire, prioritario è il fatto di poter conoscere i luoghi da una prospettiva diversa (59%, possibili più opzioni di risposta), seguito dal contatto con la natura (38%) e dal desiderio di praticare attività open air (32%) rispetto invece al bisogno di spiritualità/religiosità (5%) o alla sfida con se stessi (4%) che risultano motivazioni marginali.
UNA STAGIONALITA' SIMILE AL 2019
Nonostante un inizio di stagione che nel nostro Paese è stato all’insegna di un meteo molto instabile con piogge intense seguite da una prima ondata di calore che ha registrato temperature mediamente più fresche al Sud e lungo l’Adriatico rispetto al Nord, l’estate 2023 mostra una dinamica delle partenze simile ai periodi pre-Covid (Fig. 3): massima concentrazione ad agosto (50%), media a luglio (32%) e una più bassa a giugno (18%, ma in crescita rispetto al 2019).
VACANZE IN AUTO, CRESCONO GLI AEREI MA NON TROPPO
L’auto, complice il peso ancora forte del turismo domestico e in parte anche di prossimità, è la protagonista (54%) dell’estate 2023, anche se è evidente un ulteriore calo rispetto al periodo pandemico e una tendenza al riallineamento ai dati 2019 (Fig. 4). L’aereo (22%) al contrario sta recuperando, pur lentamente, le posizioni senza aver ancora raggiunto i valori pre-Covid (33%): questo andamento comunque positivo, ma meno veloce del previsto – la survey di giugno sulle intenzioni di viaggio aveva registrato una quota del 26% – può essere stato causato dal rincaro dei prezzi che ha colpito anche il mercato del trasporto aereo.
STABILI HOTEL E VILLAGGI, CRESCONO GLI APPARTAMENTI IN AFFITTO
Per quanto riguarda le strutture ricettive (Fig. 5), hotel e villaggi restano la tipologia preferita per l’estate (44%), in linea con lo scorso anno ma ancora distanti dai livelli pre-pandemia. Crescono complessivamente gli appartamenti in affitto sia rispetto al post Covid sia rispetto al 2019: si conferma la tipologia con il trend migliore nel medio periodo. In lieve calo le seconde case (11%) sul 2022 ma rappresentano ancora una soluzione che riscuote un certo successo rispetto al 2019 (6%).
Confrontando i dati previsionali di giugno con quelli a consuntivo di settembre, c’è da segnalare che di fatto gli appartamenti in affitto sono stati più utilizzati rispetto a quanto dichiarato prima di partire (24% vs. 22%), stessa tendenza per le seconde case (11% di utilizzo effettivo vs. 8% dichiarato a giugno): ciò è andato a discapito soprattutto di hotel e villaggi dove il 49% della community aveva detto che avrebbe soggiornato rispetto al 44% del reato a consuntivo. Anche in questo caso, il caro-vacanze può aver influito nella scelta finale delle soluzioni ricettive.
SODDISFAZIONE IN AUMENTO PER LA VACANZA, NONOSTANTE I RINCARI
Dalle valutazioni espresse dalla community Touring, mediamente il giudizio sulla vacanza è buono e si attesta su un punteggio di 8,5, in crescita rispetto agli anni precedenti e tornato ai livelli del 2019. Nonostante ciò, la stragrande maggioranza delle persone (76%) ha riscontrato un incremento dei prezzi dei servizi turistici mentre la restante quota conferma una sostanziale stabilità (24%). Anche in funzione di questa situazione, il 50% della community (in aumento rispetto al 45% del 2022) si è imposto per le vacanze 2023 di contenere le spese di viaggio, pur di non rinunciare a partire.
PER RISPARMIARE SI CERCANO SERVIZI DI VIAGGIO PIÙ ECONOMICI E SI RIDUCE LA DURATA DELLA VACANZA
È interessante vedere quali sono state le strategie adottate per contenere i costi: in primo luogo si è optato per soluzioni ricettive e di trasporto più economiche (57%, possibili più risposte), poi per la riduzione della durata del viaggio rispetto a quella desiderata (31%) e infine per la destagionalizzazione delle partenze, evitando il mese di agosto (27%).
METEO ESTREMO, IN CRESCITA LA QUOTA DI CHI L’HA SPERIMENTATO IN VACANZA
Quella 2023 è stata un’estate caratterizzata da eventi estremi, come ondate di calore particolarmente intense e precipitazioni molto abbondanti che in diverse parti d’Italia hanno causato danni e disagi (a Bardonecchia e in Trentino-Alto Adige, ad esempio) condizionando in parte l’esperienza di viaggio: ben il 27% della community Touring (dato in aumento rispetto al 15% dello scorso anno) ha sperimentato infatti eventi estremi durante le proprie vacanze.
Meno impattanti, per fortuna, i disagi legati alla mobilità (scioperi, ritardi ecc.) che hanno influenzato solo il 15% dei rispondenti.
Infine, un tema che con la ripartenza del turismo sta tornando d’attualità: l’overtourism. Solo per il 26% della community Touring l’estate 2023 è stata più affollata rispetto a quella dello scorso anno: probabilmente il mancato “tutto esaurito” – atteso a inizio stagione – ha in qualche modo scongiurato situazioni di forte congestione.