Bastano 500 metri cubi di neve e 30 artisti divisi in dieci team a farvi prendere l’auto (o il treno!) e raggiungere la provincia di Bolzano, più precisamente San Candido in Alta Pusteria? Se la risposta è sì, si schiudono per voi le porte della ventiduesima edizione del Festival internazionale delle sculture di neve, una manifestazione che può vantarsi di essere gemellata con l’International ice and snow sculpture Festival di Harbin in Cina, la più importante (e colossale) manifestazione del genere al mondo. Niente paura, però, l’evento pusterese, nonostante i numeri possano colpire l’attenzione, resta ben lontano dalla dimensione kolossal di quello organizzato in Manciuria, dove nel 2007 la composizione dedicata al Canada è entrata nel Guinness dei primati con 250 metri di lunghezza e l’impiego di circa 13mila metri cubi di neve.

Giorno 1

Il festival altoatesino è in programma dall’11 al 18 gennaio, ma si articola in due fasi. La prima ha sede a San Candido e prevede che le sculture siano terminate per le 19 di venerdì 13; la seconda – dopo un finesettimana di legittimo riposo per gli scultori – si svolge invece a San Vigilio di Marebbe e parte lunedì 16 per concludersi con la premiazione mercoledì 18. Detto questo, il sabato va in primis dedicato a una passeggiata per le vie del centro di San Candido in cui sono disseminate le opere, ricordato che “L’attenzione all’ambiente è fondamentale – sottolinea Martin Resch, direttore dell’associazione turistica di San Vigilio – a partire dall’impiego di semplice neve, senza l’aggiunta di alcun genere di additivo; il verde estivo del prato al centro del paese che d’inverno fa da palcoscenico per la sfida ne è la testimonianza più concreta. E toglie ogni dubbio”.

Il punto di partenza per ciascuna squadra, composta da tre scultori, è infatti un parallelepipedo di neve pressata e gelata, tre metri per tre: 27 metri cubi di partenza, da trasformare in una scultura facendo uso esclusivamente di strumenti a mano. Un lavoro da completare al più in tre giorni. Il sorteggio dei blocchi – l’opera va ovviamente dimensionata e orientata in base all’esposizione alla luce solare, fattore particolarmente critico a San Candido, dove le realizzazioni sono disseminate nelle vie del centro storico del paese – avviene alle nove del mattino del primo giorno.

“L’ecocompatibilità è uno tra i pilastri fondamentali del festival – ricorda anche Hanna Erharter, che ne è la coordinatrice – quindi è escluso l’utilizzo di seghe a motore, come avviene in altre manifestazioni, e anche di semplici phon o di strumenti elettronici di qualsiasi tipo. Riceviamo ogni anno una quarantina di candidature, provenienti da tutto il mondo; e scegliamo gli otto team che si sfideranno in base a un bozzetto. Due squadre, invece, le scegliamo tra i team degli studenti degli istituti d’arte dell’area tirolese: un’occasione importante, per i ragazzi, di confrontarsi con realtà di grande respiro internazionale”.

Vale poi la pena di tenere da parte un paio d’ore per una passeggiata sulla neve e, soprattutto, per una visita della Collegiata, tra gli esempi dell’architettura romanica più importanti dell’intero Tirolo e delle Alpi Orientali, il cui nucleo originario risale al 769. Un edificio di proporzioni monumentali che, quasi miracolosamente, dal 1326 (anno del completamento della torre campanaria) non ha subito alcun intervento o rifacimento significativo, giungendo pressoché intatto fino al 1969, quando fu affidato alle attente cure di un team di restauratori che lo riportarono al primitivo splendore. Da non perdere, nella cupola della crociera, gli affreschi con scene della storia della Creazione risalenti alla metà del Duecento.

Giorno 2

Chi ha le gambe allenate (neve permettendo) per raggiungere Brunico basta che inforchi gli sci da fondo; per i meno sportivi c’è a disposizione la rinnovata ferrovia della Pusteria che un intervento radicale in termini di frequenze, allestimento delle stazioni e acquisto di innovativi convogli “made in Switzerland” ha trasformato in una sorta di metropolitana regionale. Il treno parte con cadenza oraria dalle 8.50 in poi e offre 40 minuti di magnifici panorami innevati lungo tutta l’Alta Pusteria.

È l’occasione, assenti le orde di vacanzieri dell’estate, per visitare il nuovo MMM-Messner Mountain Museum (www.messner-mountain-museum.it), il quinto della serie, allestito nel monumentale castello, un tempo residenza estiva dei principi vescovi di Bressanone, che domina il centro di Brunico (e dalla stazione si raggiunge tranquillamente in un quarto d’ora di buon passo). Già il suo nome Ripa, “uomo di montagna” in lingua tibetana, chiarisce quale sia il tema di riferimento della struttura, dedicata ai popoli delle terre alte di Asia, Africa, America del Sud ed Europa, alle loro differenti culture, religioni ed anche al turismo di queste regioni.

Al MMM Ripa il visitatore è aiutato ad apprezzare la cultura delle terre alte nei gesti quotidiani dei suoi abitanti, popoli che danno vita e storia alle montagne del mondo. Un “patrimonio ereditario delle montagne”, che da millenni assicura la sopravvivenza e può essere rivissuto con l’ausilio degli oggetti esposti, attraverso i documentari e gli incontri in programma.

Da non perdere poi (a negozi chiusi, che tengono lontani gli shopping-dipendenti) l’atmosfera della Stadtgasse, la via pedonale che costituisce l’asse portante del centro storico e cui la traduzione italiana in Via Centrale non fa giustizia: rispecchia infatti lo spirito della cittadina pusterese in precario equilibrio tra le sue radici tirolesi, ben rappresentata dal taglio degli edifici (anche recenti) che vi prospettano, e la modernità da fashion district testimoniata dai marchi delle griffe che negli ultimi anni hanno soppiantato molte storiche insegne commerciali.

Info utili

Ricordato che Bolzano, pur trovandosi sull’asse del Brennero, non ha collegamenti ferroviari diretti con Milano e Torino, disponibili invece da Roma e Venezia, la stazione di San Candido è servita dai convogli della linea della Pusteria che trovano a Fortezza e Bolzano coincidenze con la linea del Brennero. Per San Vigilio di Marebbe, bus di linea dalla stazione di Brunico (servizio integrato, tel. 840.000471; www.sii.bz.it). In auto, la scelta è in pratica una sola, l’autostrada A22 del Brennero, uscita di Bressanone; da lì statale della Pusteria per San Candido (60 km) o per per San Vigilio di Marebbe (40 km; bivio a San Lorenzo di Sebato, alle porte di Brunico). Info viabilità: tel. 0471.200198; www.provincia.bz.it.

Per dormire, a San Candido, accoglienza di alto livello al quattro stelle Sport Hotel Tyrol (via Drava 12, tel. 0474.913198; www.sporthoteltyrol.it), nel cuore del paese, con piscina e wellness center. Doppia in mezza pensione da 170 euro, sconto 10% per i soci Tci. Ma la tradizione di ospitalità dell’area è tale da offrire anche soluzioni molto più a buon mercato pur con ottima qualità. Da non perdere, per chi viaggiasse in camper, il vicino Caravan Park Sexten di Sesto (St. Josefstr. 54, tel. 0474.710444; www.caravanparksexten.it), struttura a quattro stelle pluripremiata, tra i migliori campeggi d’Europa.

L’edizione 2012 del Dolomites Snow Festival – Festival internazionale delle sculture di neve (tel. 0474.913149; www.snow-festival.com) si svolge dall’11 al 13 gennaio a San Candido e dal 16 al 18 gennaio a San Vigilio di Marebbe; in ogni caso, per ogni altra informazione, ci si può rivolgere a Consorzio turistico Alta Pusteria, Dobbiaco, via Dolomiti 29, tel. 0474.913156; www.altapusteria.info, oppure alla Associazione turistica San Candido, San Candido, piazza del Magistrato 1, tel. 0474.913149; per San Vigilio di Marebbe, Associazione turistica San Vigilio, via Catarina Lanz 14, tel. 0474.501037; www.sanvigilio.com.