Che cosa fare in un weekend ad Atene, la capitale che non ti aspetti

La sfortuna di Atene è che ha la Grecia intorno. Già perché in molti in estate la prendono d'assalto per qualche ora prima di salire su un traghetto o prendere un aereo per raggiungere una delle meravigliose isole, ma in pochissimi decidono di visitarla veramente. Un peccato!

Ecco le nostre 72 ore per scoprire Atene, colta, accogliente e a buon prezzo.

Prima imperdibile tappa, ovviamente, il parco archeologico dell'Acropoli con, in vetta, il Partenone. La salita non è troppo impegnativa (sono solo 156 metri sopra il livello del mare) e regala scorci davvero indimenticabili sia sulle rovine classiche sia sulla città moderna intorno. La discesa è più veloce e punta diretta al Museo dell'Acropoli (www.theacropolismuseum.gr), una struttura moderna, luminosissima e costruita per ospitare statue e altri materiali provenienti dall'Acropoli. Un bel viaggio nella storia con vista proprio sul Partenone. Il museo ospita un caffè ristorante dove fare una sosta prima di rimettersi in marcia.

Solo una fermata di metropolitana separa l'antica Grecia con la modernissima Atene. Alla fermata Sigrou-Fix, infatti, c'è il nuovo museo d'arte contemporanea l'Emst (www.emst.gr/en), inaugurato da poco e una delle sedi principali di Documenta. In passato l'edificio era una fabbrica di birra, ora è uno dei simboli della rinascita culturale ateniese. Da non perdere la terrazza panoramica con vista... sull'Acropoli, ovviamente!

Per mantenere il leit motiv del Partenone la prima sera la zona di Monastiraki è perfetta. Decine di bar e ristoranti si dispiegano nei dintorni dell'Acropoli. Sono turistici, ma frequentati anche dagli ateniesi che bevono ettolitri di caffè freddo a ogni ora.

Il weekend ateniese inizia con calma, magari con una passeggiata di shopping nella parte pedonale della strada Ermou che conduce direttamente a piazza Syntagma, cuore della città e sede del Parlamento dove avviene il cambio della guardia a ogni ora. Proseguendo a piedi lungo la Vassilissas Sofia Avenue si arriva al Museo d'arte cicladica, un vero e proprio gioiello di archeologia e storia.

Due le alternative per il sabato pomeriggio. Gli appassionati di arte contemporanea possono proseguire nella scoperta di Documenta al Conservatorio che ospita una buona parte di opere e lavori in un contesto veramente affasciante e originale. Chi invece vuole scoprire una delle più innovative architetture della città può tornare in piazza Syntagma e prendere la navetta gratuita che porta alla Stavos Niarchos Foundation vicino al Pireo. L'edificio, progettato da Renzo Piano, ospita l'opera nazionale e la biblioteca nazionale. È sovrastato da un bellissimo parco ed è subito diventato un punto di riferimento per gli ateniesi. Ideale per un pomeriggio di relax totale.

Se vi siete riposati abbastanza la sfida successiva è salire sul colle Licabetto per godere di uno dei tramonti più belli sulla città. Due le possibilità: salire a piedi dopo aver attraversato l'elegante quartiere di Kolonaki o prendere la comoda funivia. In entrambi i casi la soddisfazione è impagabile. Sopra poi un bar/ristorante panoramico è pronto per rimettere in sesto gli impavidi scalatori e non mancano venditori di acqua, bibite e birre.

Tra i riti della domenica ateniese, dopo il caffè ovviamente, il mercato delle pulci di Psiri è tra i più gettonati. Si entra nei reticolo di vie da piazza Monastiraki e dopo una serie di negozietti di souvenir discutibili si raggiungono i veri antiquari. Chi ha occhio riesce davvero a fare affari. Non lontano c'è il negozio di sandali più famoso della città, Melissinos (Agias Theklas 2), un'istituzione che ha calzato i piedi di star e vip di mezzo mondo. Per il pranzo basta scegliere uno dei tantissimi ristoranti della zona.

Se c'è spazio per ancora un po' di arte il consiglio e spingersi fino alla Benaki Museum nella sede di Pireos Street. Anche in questo caso Documenta ha il suo zampino con bellissimi video da guardare con calma e relax per poi fare merenda nel bar ristorante dello stesso museo.

Non distante c'è il quartiere della movida del Gazi, ovvero l'area intorno agli ex gasometri che è stata trasformata in polo scientifico ma anche area del divertimento. Decine i locali dove prendere un aperitivo o mangiare qualcosa. Al tramonto i gasometri si illuminano e rendono tutto un po' più magico. Anche questa è archeologia con il suo fascino davvero originale.