Si accede alle collezioni d'arte e di antichità ospitate in questo edificio in stile eclettico passando per un bel giardino d'inverno, coperto da una grande cupola vetrata. Sono i proprietari delle birrerie Carlsberg, i coniugi Carl e Ottilia Jacobsen, a raccogliere il primo nucleo di dipinti e oggetti intorno al quale, nel 1888, ha preso forma il museo. Si parte con l'Egitto, raccontato attraverso l'ancora misterioso culto dei morti, e si arriva in Medio Oriente, con colorati bassorilievi assiri e reperti dal Palazzo di Nimrud. Rilievi votivi, vasi in stile geometrico, a figure rosse e nere, statue dalla Grecia. Da Roma arrivano mosaici, sarcofagi, urne, una notevole collezione di ritratti di personaggi illustri e imperatori. Nei sotterranei, l'arte etrusca, con urne cinerarie, ceramiche e tre splendidi sarcofagi da Tarquinia e Vulci. Nel nuovo edificio è la collezione di pittura e scultura francese: si comincia con Géricault, Courbet e Corot, precursori dell'impressionismo, qui rappresentato da poche ma eccellenti opere di Renoir, Cézanne, Monet, Degas e Sisley. Eccezionale la collezione di lavori di Gauguin, con oltre 35 tra tele e rilievi dei periodi bretone e tahitiano, dove spicca “Donna di Tahiti con gardenia”. Van Gogh, Toulouse-Lautrect e Signac, insieme a sculture di Rodin e Maillol, affiancano la raccolta di pittura e scultura danese.