A San Severino Lucano, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano nel parco del Pollino, sono ancora vive le tradizioni che mantengono inalterate da anni le numerose specialità della cucina locale, legata ai sapori di un’arte “povera” e genuina che ben si concilia con l’armonia della montagna.

Tra queste, sicuramente "a minestra 'mpastata" è una delle ricette della tradizione agro – pastorale gelosamente custodita e che conserva la ricchezza di una tradizione alimentare semplice ma raffinata.
La cucina lucana, e in questo caso sanseverinese, è fatta di sapori legati alla terra oggi “diventati” al servizio della qualità. Infatti il modo di preparazione e le ricette sono frutto di una tradizione pastorale e contadina che unisce alla qualità della materia prima locale, la semplicità e la bontà di un cibo fatto in casa.

La storia racconta che a San Severino Lucano il contadino si cibava in genere di solo pane e di minestra di legumi, mangiando poco la carne, e la pasta, una volta alla settimana. Il pane costituiva l'elemento base della sussistenza ma naturalmente la sua qualità dipendeva dalle condizioni socio-economiche delle famiglie: il pane bianco era riservato alle classi agiate quello nero, invece alle classi più povere. Assieme al pane, costituiscono cibo quasi quotidiano i legumi, le patate, cipolle e le verdure stagionali a cui si aggiungeva formaggio fresco o stagionato, castagne, e pochi ortaggi come cavoli e pomodori.
“A minestra 'mpastata” frequentissima è fatta con patate e l’aggiunta di verdure di stagione.
Quello che ieri era il piatto quasi quotidiano oggi è diventata un patrimonio della tradizione culinaria sanseverinese che unita all’esperienza di cittadini e ristoratori ne fanno un piatto tipico da gustare.

RICETTA A MINESTRA ‘MPASTATA
INGREDIENTI:

  • FOGLIE DI LATTUGA o CAVOLI o FAGIOLINI (a seconda della stagione)
  • PATATE A TOCCHETTI
  • OLIO
  • AGLIO
  • PEPERONCINO IN POLVERE
  • SALE Q.B.

PREPARAZIONE:
Lavare la lattuga, tagliare le foglie a pezzettini e metterle in una pentola a cuocere, nel frattempo pelare le patate tagliarle a piccoli tocchettini e aggiungerli alla lattuga. Una volta cotti, scolare l’acqua di cottura e con un cucchiaio di legno schiacciare per bene tutto. In una padella mettere abbondante olio di oliva, aggiungere l’aglio, farlo soffriggere leggermente fino ad una leggera doratura ed aggiungere il peperone in polvere. Una volta pronto mescolare tutto e servire. Se si vuole si può aggiungere anche del peperoncino piccante.
Questa è una ricetta tipica del nostro territorio, può avere delle varianti, infatti si possono utilizzare vari ortaggi a seconda del periodo. Si inizia con la lattuga e le patate, ma come variante possono essere utilizzati anche i cavoli con le patate o i fagiolini verdi e patate, a seconda della stagionalità. Il procedimento è uguale per tutte. Per rendere ancora più gustosa la ricetta si possono aggiungere i peperoni cruski, infatti alcuni, nell’olio del condimento, friggono prima i peperoni cruski. Anticamente l’olio di oliva, non molto diffuso da queste parti, era sostituito dal lardo o da pezzettini di pancetta, per dare il contributo della parte grassa.

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Articolo realizzato nell’ambito del progetto RESTA! –finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale del Terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese-Avviso n.1/2018