Dal 3 aprile è visitabile, grazie all'impegno assicurato dai volontari Tci di Aperti per Voi, una tra le più importanti basiliche paleocristiane della città, quella di S. Giorgio Maggiore. Fondata a cavallo tra il IV e il V secolo dal vescovo Severo, è l’unica della quale sia ancora visibile una parte consistente dell’edificio originario, ed è il terzo monumento adottato dai quasi 90 volontari Touring per il Patrimonio culturale partenopei. Situata all’incrocio tra via Duomo e via Vicaria Vecchia, la basilica di S. Giorgio Maggiore dal 3 aprile è accessibile al pubblico tutti i giovedì e venerdì, dalle 10 alle 17.

Ristrutturata da Cosimo Fanzago nel Seicento in chiave barocca per salvarla dal degrado in cui da lungo tempo versava, modificando il suo orientamento di 180° è stata infine mutilata nel 1880 di una navata per ampliare la parallela via Duomo. Oggi conserva il sedile marmoreo del vescovo Severo dell'originaria basilica paleocristiana e, in sacrestia, il Crocifisso ligneo romanico del XII secolo e la Madonna e Santi su tavola di Marco Cardisco (1528 circa).
 

All'interno si segnala un altro Crocifisso ligneo (di Nicola Fumo) e i vicini affreschi col Calvario e i Santi Nicola e Antonio del cappellone di sinistra, opera giovanile di Francesco Solimena (1687), le grandi tele con l’Arcangelo e Tobiolo e la Conversione di Disma dei due primi altari, opera di Francesco Peresi (1713), e tutta la decorazione settecentesca della tribuna, con l’altare del Lionti (1786), le Virtù in marmo di Angelo Viva e Francesco Pagano, le grandi tele infine con Storie di San Giorgio di Alessio D’Elia (1757), al di sotto di una delle quali è recentemente ricomparso un affresco con San Giorgio attribuibile ad Aniello Falcone.
Info: www.apertipervoi.it