Questa minuta cittadina ciociara della valle del Liri è stata patria di diversi uomini illustri. Da Cicerone a Caio Mario, da Marco Agrippa, l’architetto del Pantheon di Roma, agli artisti Giuseppe Cesari (il cosiddetto “Cavalier d’Arpino”) e Domenico Mastroianni, avo del Marcello cinematografico.

COSA VEDERE

La collezione permanente della Fondazione Mastroianni comprende più di cento opere, tra quadri, bozzetti in legno, bronzi, serigrafie e pitture su juta. Arpino è cittadina di musei ed esposizioni. Diverse le raccolte del Museo della liuteria, interessante il Museo delle arti tipografiche che raccoglie arredi e attrezzature della Tipografia Editrice Fraioli, attiva dalla fine dell'Ottocento. Gli appassionati di archeologia industriale, invece, possono fare un salto al Museo dell’arte della lana.
La cittadina di oggi si scopre passeggiando senza fretta partendo dalla centrale piazza Municipio, arrivando al tranquillo quartiere di Civita Falconara, con i suoi eleganti edifici sette-ottocenteschi, raggiungendo il possente Castello quattrocentesco fondato da Ladislao di Napoli e l’adiacente chiesa, ricavata in un torrione poligonale.

Perché Bandiera Arancione:

“La località si distingue per l’efficiente punto informativo accogliente e ben visibile e per ottime strutture nelle quali pernottare. Da segnalare l’area archeologica, una ricchezza storico-culturale di grande interesse, situata nella frazione di Civitavecchia.” Elsa, ghost visitor TCI