Per la sua posizione nei pressi della confluenza di tre valli - canale di Gorto, val Pesarina e Valcalda - Comegliàns fu almeno fino alla metà del Novecento luogo di primaria importanza per il commercio del legname. Risale al Duecento la chiesa di S. Nicolò, con affreschi d’età medievale e una pala di Antonio Agostini (1600 ca.). Alta sopra la valle, la chiesa di S. Giorgio è di fondazione molto antica, benché il portale rechi la data del 1740; all’interno è custodita un’ara sepolcrale romana del I secolo con epigrafe e figure scolpite.
Nella frazione di Povolaro (dove molte abitazioni sono state recuperate al turismo e, assieme, costituiscono un albergo diffuso) la chiesa di S. Floriano, con affreschi settecenteschi, ha un Flügelaltar di Michael Parth datato 1541. Dello stesso autore sono due statue della chiesa di Tualis, che è sulla «panoramica delle vette», la strada che da Mieli entra nella Valcalda e porta a Ravascletto.
Dalla casera Cròstis (m 1828), presso Tualis, un’escursione di circa un’ora porta alla cima del Cròstis (m 2251): il panorama è mozzafiato ed estesissimo, dalle Dolomiti bellunesi ai Tauri, fino all’Istria.