La basilica è cinque-seicentesca, uno dei primi edifici sorti in città dopo la conquista di Siena da parte dei Medici di Firenze. La scelta di costruirla fu presa – secondo la tradizione – dopo la miracolosa morte di un soldato spagnolo, che sacrilegamente aveva sparato contro un’immagine della Pietà fatta collocare da santa Caterina.<br>Alla Madonna di Provenzano è dedicato il Palio del 2 luglio, ed è qui che i contradaioli vincitori accorrono dopo la corsa, a ringraziare la Vergine.<br>L’interno, a navata unica con cupola ottagonale, è uno dei pochi esempi d’influsso barocco in città: notevoli le opere di Rutilio Manetti e di Francesco Rustici.<br>Sul grandioso altare maggiore (1617-1631) di Flaminio del Turco, la venerata immagine della Madonna di Provenzano è una terracotta di scuola senese quattrocentesca.