Costruito nella prima metà del secolo V per volere del generale Costanzo, rappresenta l’unica architettura tardo-romana rimasta intatta di Albenga e il principale monumento paleocristiano della Liguria. Vi si entra dalla Loggia del Palazzo comunale con una scala che scende fino al livello della città del secolo v, ad appena un metro di quota sul mare.<br>La costruzione, integra e affascinante, è decagona all’esterno e ottagona con nicchie quadrangolari e semicircolari all’interno; le nicchie sono aperte all’esterno con una serie di finestre chiuse da bellissime transenne in arenaria traforata a motivi stilizzati a treccia, tipici dell’arte longobarda, mentre internamente presentano colonne in granito di Corsica, con capitelli corinzi di recupero. L’originale cupola tardo-antica, costruita con anfore inglobate nella volta, fu asportata da un restauro del 1900 perché erroneamente ritenuta opera rinascimentale. All’interno sono interessanti le tombe altomedievali con preziose decorazioni longobarde; al centro, vasca ottagonale per il battesimo a immersione, mentre un’altra vasca rettangolare era forse destinata alla lotio pedum che precedeva l’immersione stessa. In una nicchia resta un mosaico del V-VI secolo raffigurante la Trinità e gli apostoli in forma di colombe, che costituisce l’unico soggetto di carattere bizantino conservato in tutta l’Italia settentrionale all’infuori di Ravenna. In un’altra nicchia, affresco romanico con il Battesimo di Gesù.