Il museo ha sede in quella che doveva essere la navata destra del Duomo Nuovo. Nel 1339, infatti, Siena concepì l’ambizioso progetto di fare del Duomo attuale semplicemente il transetto di un’altra chiesa molto più grande: il Duomo Nuovo. Nel 1355, anche per le difficoltà economiche sopraggiunte dopo la terribile peste del 1348, si rinunciò, ma su piazza Jacopo della Quercia sono tuttora riconoscibili elementi della struttura, e soprattutto – nel punto più alto della città – il cosiddetto Facciatone, cioè la facciata incompiuta del Duomo Nuovo.<br>Il museo è celebre per le opere d’arte provenienti dall’allestimento e dall’apparato decorativo del Duomo, fra cui una ricca raccolta di sculture in marmo – sibille, profeti e filosofi dell’antichità – scolpite da Giovanni Pisano tra 1285 e 1297.<br>Altrettanto straordinarie sono la Maestà di Duccio di Buoninsegna, pala commissionata per l’altare maggiore del Duomo e lì rimasta fino al 1505 (dipinta su entrambe le facciate, fu segata in due nel 1771), e la vetrata policroma dipinta da Duccio a fine ’200 per il rosone centrale dell’abside.<br>La collezione comprende inoltre numerosi capolavori di Ambrogio Lorenzetti, Taddeo di Bartolo, Sano di Pietro, Matteo di Giovanni e Domenico Beccafumi.<br>Importanti sono pure le raccolte di sculture lignee di Francesco di Valdambrino, Jacopo della Quercia e Francesco di Giorgio Martini, e i capolavori di oreficeria, tra cui il prezioso corredo liturgico della cappella del Voto in argento sbalzato, smalti, oro e cristallo di rocca. <br>Dalla sala dei Parati si raggiunge il Facciatone, da dove si può ammirare uno straordinario panorama della città e della campagna circostante. <br>Il museo ingloba la chiesa di S. Niccolò, raro esempio di arte tardo barocca in città, con ricca decorazione in stucco di Ludovico Chiappini.