Del XV secolo è palazzo Elti, acquistato nel 1519 da un mercante d’origine austriaca che vi si stabilì con la famiglia e oggi sede del Museo civico. La cappella interna del palazzo, seicentesca, fu decorata dallo svizzero, gemonese d’adozione, Melchiorre Widmar.<br>Il Museo raccoglie opere salvate da edifici crollati nel 1976, tra i quali le chiese di S. Giovanni Battista e della Beata Vergine delle Grazie. Nella sala centrale, al primo piano, campeggiano opere di Cima da Conegliano (1496), di un maestro salisburghese (1505) e di Pellegrino da San Daniele (inizio Cinquecento). In un’altra sala è esposto quanto si è potuto recuperare del prezioso soffitto di S. Giovanni, dipinto a tempera da Pomponio Amalteo nel 1533, con figure di santi, evangelisti, apostoli, profeti.<br>Al secondo piano sono collocate la collezione di Valentino Baldissera (reperti archeologici e oggetti di varia rilevanza storica), che alla fine dell’Ottocento per primo ebbe l’idea di un museo glemonense, e la quadreria di Luigi Fantoni, che comprende dipinti perlopiù di scuola austriaca e tedesca. <br>Una sezione è dedicata ad artisti di origine gemonese (tra cui lo stesso Fantoni e Raimondo D’Aronco).