Acquistato nel 1988 dallo Stato e destinato a museo, sorse nel 1480-92 a scopi militari, come testimonia la forma quadrata con torri angolari cunite da camminamenti merlati. Nel '500 i Bufalini lo trasformano grazie a Giorgio Vasari in principesca residenza: aggiungendo logge, finestre e affidando al Doceno la decorazione dell'interno (1537-54), che mantiene il ricco arredamento d'epoca e una quadreria (XVI-XIX secolo) secondo il gusto abitativo di una nobile famiglia umbra. Nello stile del tempo anche lo splendido giardino, con labirinto in bosso. La vicina parrocchiale conserva dipinti su tela dei secoli XVI-XVII commissionati dagli stessi Bufalini e, sotto la canonica, la cripta del IX secolo.