Nel cuore della Berlino est, a pochi passi dalla barriera di Checkpoint Charlie (presso cui ebbero luogo fughe più o meno fortunate dalla DDR), si trovano tre isolati di negozi collegati da gallerie sotterranee. Laddove fino a poco tempo fa scorreva una vita di rinunce e venivano esposte le merci dell’economia di stato, oggi si aprono vetrine di alta moda. Imperdibile per gli amanti dell’haute couture, il Friedrichstadt-Passage, tra la Gendarmenmarkt e la Friedrichstrasse, è anche intensamente frequentato dagli “archituristi”, essendosi trasformata negli ultimi anni in un parco giochi per i più famosi architetti internazionali. Vi si trova il centro commerciale delle Galeries Lafayette, progettato da Jean Nouvel, dalla facciata interamente vetrata e con interni che rivelano stravaganti giochi prospettici. Boutique di alta moda, imponenti scaloni, giochi di marmi intarsiati, costruzioni in vetro e acciaio nel Quartier 206 di Ming Pei, Cobb, Freed & Partners, brillante citazione dell’architettura berlinese degli anni Venti. È invece il regno del cubo, delle forme quadrate e dell’architettura informale il Quartier205, di O.M. Ungers.