È il più interessante dei tre nuclei di Finale Ligure, preservato dalla massiccia urbanizzazione per la sua posizione arretrata rispetto alla costa. Ricostruito da Giovanni I Del Carretto nel secolo XV, dopo la distruzione del primitivo "burgus Finarii" durante la guerra con Genova, fu capitale del marchesato e punto nevralgico dei domini spagnoli nell’Italia settentrionale. Il sistema era difeso da una cinta muraria (ancora in buona parte conservata) collegata al sovrastante castel S. Giovanni e dai due corsi d’acqua che lambiscono il borgo, sui quali si aprono le porte di accesso. Simbolo di Finalborgo – sito di alta qualità ambientale, i cui sapori antichi si apprezzano anche girovagando tra strade e piazze, ricche di carattere oltre che di palazzetti storici – può essere considerato il magnifico campanile della chiesa di S. Biagio. In piazza Aycardi si ammirano poi palazzo Brunenghi, con la loggia di Raimondo a doppia arcata, e l’ottocentesco teatro Aycardi. In prossimità della quattrocentesca porta Testa, è il complesso di S. Caterina.