L’acqua di Petriolo ha carattere solfureo e scaturisce alla temperatura di 43 °C da una sorgente prossima al torrente Farma. Le prime notizie del suo utilizzo terapeutico risalgono al 1230, ma riferimenti letterari ben più antichi – si parla di Cicerone e Marziale – sostenuti da recenti scoperte archeologiche, retrodatano l’attività termale quanto meno all’epoca romana. L’antico stabilimento, caso più unico che raro, si conserva nelle forme fortificate del lontano 1404; rinomatissimo, ha avuto frequentatori eccellenti e tra i più assidui si ricorda il senese Enea Silvio Piccolomini, assurto al soglio di Pietro nel 1458 come Pio II. Nel 1907 Bagni di Petriolo rientrava ufficialmente nel novero delle principali stazioni termali d’Italia; oggi l’antico edificio è affiancato da un moderno stabilimento dove nulla è lasciato al caso. Nei suoi ambienti non manca nulla, vi sono reparti di cure termali, fisioterapia e riabilitazione, cure dermo-estetiche, medicina naturale e dietologia.