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Perugia-L'arte a porte aperte

Rita Rossetti
Martedì, 28 Dicembre, 2010

 

A partire da oggi queste pagine ospiteranno la descrizione di alcuni itinerari e luoghi significativi della città di Perugia. Perugia antico comune , collocato tra i verdi colli umbri, offre al turista la gioia di inoltrarsi nei sentieri del suo passato. Monumenti, chiese, siti museali della città,  testimoniano la  sua  gloriosa storia fin dall’epoca etrusca.

 

Cappella di San Severo Galleria Nazionale dell’Umbria Ipogeo dei VolumniMuseo Archeologico Nazionale dell’Umbria Museo Capitolare Museo delle Porte e delle Mura urbiche Nobile Collegio del Cambio Nobile Collegio della MercanziaPalazzo della Penna Pozzo etrusco Centro servizi museali della Rocca Paolina. “La Rocca Paolina e la Città” Palazzo Baldeschi al Corso

 

 

Questi luoghi costituiranno il filo conduttore di questa  rubrica.  Non vuole essere  una guida completa a tutte le meraviglie della nostra città ma  solo un invito a leggerne la storia attraverso le opere d’arte esposte nei musei.  Il percorso proposto supera i confini fisici della visita strada dopo strada, via dopo via, e il  viaggiatore avrà l’ opportunità di muoversi a piedi per le suggestive vie ammirando le meraviglie paesaggistiche e monumentali del nostro territorio, raggiungibili con i “mezzi” dei nostri antenati e degli appassionati dello spostarsi a piedi, fatta eccezione per la visita all’Ipogeo dei Volumni . Questo sito è l’unico tra quelli proposti che non è facilmente raggiungibile a piedi (7 km ) e pertanto si consiglia di servirsi dei mezzi pubblici. Ed è proprio da questa necropoli che parte il nostro itinerario.   

 

 

IPOGEO DEI VOLUMNI

 

 

Come accennato, ogni fase storica è rintracciabile nella struttura  di Perugia,  stratificazione della memoria, dal mondo degli etruschi all’età contemporanea.

L’epoca etrusco-romana ha caratterizzato profondamente Perugia.  I resti delle mura che  la circondano per quasi  3000 metri, ne sono un tangibile segno. Uno dei più importanti monumenti e significativo esempio  dell’architettura funeraria di quel tempo è l’Ipogeo dei Volumi che risale al II secolo a.C. Si tratta della tomba gentilizia appartenente alla famiglia Volumni scoperta nel 1840 durante i lavori per la costruzione della nuova strada in direzione di Roma. I reperti più significativi della tomba sono stati trasferiti all’interno di un padiglione costruito  appositamente dopo la sua scoperta. Negli anni immediatamente successivi persino Ludwig I di Baviera, che frequentava abitualmente  Perugia, ha voluto assistere all’apertura di una di queste tombe.

 Appena varcato l’atrio potete vedere  numerose urne cinerarie con incisi episodi mitologici, ricorrente la figura dell’ippogrifo, che provengono dalla necropoli del Palazzone che vi invito a visitare Basta uscire dalla porta vicina alla  biglietteria. E’ una magnifica passeggiata nel verde, tra gli olivi, ove potere ammirare  diverse tombe a camera e un antiquarium che raccoglie  reperti che illustrano la vita degli etruschi. La loro scoperta avvenne successivamente quando la famiglia Baglioni, proprietaria del terreno,  fece  effettuare ulteriori scavi.

L’Ipogeo  è interamente scavato  nella roccia arenaria e vi si accede mediante un  corridoio,  che alimenta l’attesa e la suggestione ai cui lati, all’inizio, ci sono due cippi simbolo della fertilità. Questi originariamente erano collocati proprio ai lati dell’ingresso della tomba.  La  struttura  è quella di una abitazione italica di alto rango articolata in dieci ambienti e ,particolare interessante i  soffitti, sono scolpiti in modo da imitare le strutture lignee. Al centro della casa si trova  l’atrio, le cui pareti sono decorate con la simbologia  del mondo dell’oltretomba. La figura della gorgone Medusa ricorre a ricordare che le pulsioni, le esaltazioni dei desideri, gli eccessi di vanità “pietrificano l’uomo”e la giusta misura e l’armonia sono le vie da percorrere. Saggezza antica!

La stanza principale, tablinium  ospita sette monumenti sepolcrali tra i quali quello più notevole è quello che di Arunte, capostipite della famiglia, semisdraiato a banchetto su un letto riccamente decorato con drappi e i cuscini accompagnano il peso del corpo. Ai lati altri componenti della famiglia, la figlia Velia e l’ultimo discendente Publius sulla cui tomba compare anche il nome della madre, per il rispetto che il mondo etrusco aveva nei confronti delle donne.  

 

Rita Rossetti

Via Assisana, Ponte S. Giovanni

Telefono:075.39.33.29 Orario 9.00-12.30-16.30-19.00

 

Autobus  n. 3