Perugia-L'arte a porte aperte
A partire da oggi queste pagine ospiteranno la descrizione di alcuni itinerari e luoghi significativi della città di Perugia. Perugia antico comune , collocato tra i verdi colli umbri, offre al turista la gioia di inoltrarsi nei sentieri del suo passato. Monumenti, chiese, siti museali della città, testimoniano la sua gloriosa storia fin dall’epoca etrusca.
Cappella di San Severo Galleria Nazionale dell’Umbria Ipogeo dei VolumniMuseo Archeologico Nazionale dell’Umbria Museo Capitolare Museo delle Porte e delle Mura urbiche Nobile Collegio del Cambio Nobile Collegio della MercanziaPalazzo della Penna Pozzo etrusco Centro servizi museali della Rocca Paolina. “La Rocca Paolina e la Città” Palazzo Baldeschi al Corso
Questi luoghi costituiranno il filo conduttore di questa rubrica. Non vuole essere una guida completa a tutte le meraviglie della nostra città ma solo un invito a leggerne la storia attraverso le opere d’arte esposte nei musei. Il percorso proposto supera i confini fisici della visita strada dopo strada, via dopo via, e il viaggiatore avrà l’ opportunità di muoversi a piedi per le suggestive vie ammirando le meraviglie paesaggistiche e monumentali del nostro territorio, raggiungibili con i “mezzi” dei nostri antenati e degli appassionati dello spostarsi a piedi, fatta eccezione per la visita all’Ipogeo dei Volumni . Questo sito è l’unico tra quelli proposti che non è facilmente raggiungibile a piedi (7 km ) e pertanto si consiglia di servirsi dei mezzi pubblici. Ed è proprio da questa necropoli che parte il nostro itinerario.
IPOGEO DEI VOLUMNI
Come accennato, ogni fase storica è rintracciabile nella struttura di Perugia, stratificazione della memoria, dal mondo degli etruschi all’età contemporanea.
L’epoca etrusco-romana ha caratterizzato profondamente Perugia. I resti delle mura che la circondano per quasi 3000 metri, ne sono un tangibile segno. Uno dei più importanti monumenti e significativo esempio dell’architettura funeraria di quel tempo è l’Ipogeo dei Volumi che risale al II secolo a.C. Si tratta della tomba gentilizia appartenente alla famiglia Volumni scoperta nel 1840 durante i lavori per la costruzione della nuova strada in direzione di Roma. I reperti più significativi della tomba sono stati trasferiti all’interno di un padiglione costruito appositamente dopo la sua scoperta. Negli anni immediatamente successivi persino Ludwig I di Baviera, che frequentava abitualmente Perugia, ha voluto assistere all’apertura di una di queste tombe.
Appena varcato l’atrio potete vedere numerose urne cinerarie con incisi episodi mitologici, ricorrente la figura dell’ippogrifo, che provengono dalla necropoli del Palazzone che vi invito a visitare Basta uscire dalla porta vicina alla biglietteria. E’ una magnifica passeggiata nel verde, tra gli olivi, ove potere ammirare diverse tombe a camera e un antiquarium che raccoglie reperti che illustrano la vita degli etruschi. La loro scoperta avvenne successivamente quando la famiglia Baglioni, proprietaria del terreno, fece effettuare ulteriori scavi.
L’Ipogeo è interamente scavato nella roccia arenaria e vi si accede mediante un corridoio, che alimenta l’attesa e la suggestione ai cui lati, all’inizio, ci sono due cippi simbolo della fertilità. Questi originariamente erano collocati proprio ai lati dell’ingresso della tomba. La struttura è quella di una abitazione italica di alto rango articolata in dieci ambienti e ,particolare interessante i soffitti, sono scolpiti in modo da imitare le strutture lignee. Al centro della casa si trova l’atrio, le cui pareti sono decorate con la simbologia del mondo dell’oltretomba. La figura della gorgone Medusa ricorre a ricordare che le pulsioni, le esaltazioni dei desideri, gli eccessi di vanità “pietrificano l’uomo”e la giusta misura e l’armonia sono le vie da percorrere. Saggezza antica!
La stanza principale, tablinium ospita sette monumenti sepolcrali tra i quali quello più notevole è quello che di Arunte, capostipite della famiglia, semisdraiato a banchetto su un letto riccamente decorato con drappi e i cuscini accompagnano il peso del corpo. Ai lati altri componenti della famiglia, la figlia Velia e l’ultimo discendente Publius sulla cui tomba compare anche il nome della madre, per il rispetto che il mondo etrusco aveva nei confronti delle donne.
Rita Rossetti
Via Assisana, Ponte S. Giovanni
Telefono:075.39.33.29 Orario 9.00-12.30-16.30-19.00
Autobus n. 3